Breno (Brescia) - La solidarietà non ha confini e i prodotti delle valli lombarde, in particolare Valle Camonica e Valtellina per le opere missionarie dei frati Cappuccini di Milano.
I migliori prodotti dei piccoli agricoltori delle montagne lombarde da regalare in una confezione dal fascino rustico per Natale, sostenendo le eroiche aziende della Valle Camonica (Riserva Unesco dal 2019) e della Valtellina che si dedicano ancora all’agroecologia e insieme contribuendo alle opere missionarie in Etiopia dei frati Cappuccini a Milano, alle quali sarà devoluto il 25% dell’incasso per ogni cesto che conterrà salame, slinzega Valtellina, formaggio Silter Dop Valle Camonica, formaggella, robiola di capra della Valle Camonica, farina per polenta rustica, coltivazione naturale Valtellina o Valle Camonica, tagliatelle al mais nero, vino Tzèrb nebbiolo valtellina da vitigni antichi e vinificato in modo naturale.
E' questo il progetto “Dalle montagne lombarde all’Etiopia, il cesto di Natale per la pace”, presentato da Il Cibo delle Alpi a Milano nella sede dei volontari di "Pane in Piazza", un’altra iniziativa solidale dei Cappuccini Missionari di Musocco, avviata con il presidente dell’Associazione Fornai Milano Cesare Marinoni nel 2018, per costruire, sempre in Etiopia, un panificio, che oggi rifornisce di pane i più bisognosi di Dire Dawa, nella Diocesi di Harar, guidata dal cappuccino monsignor Angelo Pagano, e permette ai giovani del luogo di imparare l’arte bianca. 
Il Cibo delle Alpi nasce dalla passione per la montagna e le sue tradizioni di tre amici, Fabrizio Zanotti e Claudio Furloni e Valentino Bonimi (foto © Elisabetta Valente) che negli anni sono riusciti a creare una rete di piccole realtà agricole e oggi guardano al futuro e alla solidiarietà. Il direttore del Centro Missionario di piazzale Cimitero Maggiore 5, fratFra' Giovanni Cropelli, commenta: “Quando ho incontrato gli amici della Val Camonica, Fabrizio e Claudio, ho subito visto in loro l’amore per noi frati Cappuccini e percepito il desiderio di collaborare con noi per il bene delle nostre missioni. Così hanno iniziato a sostenere i nostri progetti con molta discrezione e partecipazione. Li ringraziamo di tutto cuore!”.
di Ch.P.