TRENTO - L'assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione della Provincia autonoma di Trento,
Mario Tonina, ha incontrato i presidenti delle Comunità di valle del Trentino e i rappresentanti del Comune di Trento nell'ambito di una riunione convocata, in presenza e in streaming, nella sede del Consorzio delle autonomie locali (Cal) per un primo momento di aggiornamento e di confronto sui temi relativi alle Case di comunità e alla riforma della disabilità. Alla riunione, introdotta dai saluti del presidente del Cal,
Michele Cereghini, e del rappresentante dei presidenti,
Andrea Scerbo, sono intervenuti il nuovo dirigente generale del Dipartimento alla salute e politiche sociali
Andrea Ziglio, la dirigente del Servizio politiche sanitarie,
Monica Zambotti, la dirigente del Servizio politiche sociali,
Federica Sartori, il dirigente dell'Umse disabilità ed integrazione socio-sanitaria,
Roberto Pallanch, e i dirigenti dell'Apss
, Elena Bravi, direttrice dell’integrazione socio-sanitaria,
Giuliano Mariotti, direttore sanitario, e
Simone Cecchetto, direttore del servizio di governance delle professioni sanitarie.

"È fondamentale condividere temi centrali come quelli relativi alle Case di comunità e alla riforma della disabilità, in quanto ci aspettano cambiamenti importanti nei prossimi mesi e serve un coordinamento tra Provincia, Azienda sanitaria, enti e istituzioni locali. Nei territori viene già fatto un lavoro prezioso nell'ambito socio-assistenziale, ma il percorso è ancora lungo. L’avvio delle Case di comunità, a partire dalla prossima primavera, sarà un passaggio chiave.
Condivisione e collaborazione saranno la vera chiave del successo", ha affermato l'assessore Tonina.
Nel corso dell’incontro è stato illustrato lo stato di avanzamento del progetto per le Case della comunità, quale punto di riferimento continuativo per la popolazione, al fine di garantire la promozione e la prevenzione della salute, nonché una presa in carico integrata. Attualmente, dieci case sono già in stato avanzato di sviluppo, altre due sono invece in fase di progettazione. Alcune, saranno già pronte nel 2025: la prima sarà Ala, seguita da Mezzolombardo, Malè, Rovereto, Borgo, San Giovanni di Fassa. "Non servono solo le strutture - ha precisato l'assessore Tonina - dobbiamo riuscire a essere attrattivi anche per il personale. Noi cerchiamo di investire sui trentini, e siamo certi che il problema della carenza dei medici sarà superato grazie alla Facoltà di medicina".
Per il direttore Ziglio, "le Case della comunità sono soprattutto un nuovo modello organizzativo; ora dobbiamo capire assieme come farle funzionare". "Ci stiamo confrontando - ha precisato - per avere una tipologia di assistenza e presa in carico capillare sul nostro territorio, attraverso strutture dove i cittadini possano fare affidamento su tutti gli ambiti della cura, dalla prevenzione alla presa in carico più complessa, integrando anche gli ambiti socio-sanitari. Contiamo di costruire un modello corale, anche assieme agli enti del terzo settore".
L'incontro è stato inoltre l'occasione per aggiornare gli esponenti territoriali sull'avvio della fase sperimentale in vista della riforma della disabilità, che prenderà il via il prossimo 1 ottobre. In questo caso, viene richiesto alle Comunità di collaborare tra loro in macro ambiti, al fine di garantire la costituzione di équipe integrate di valutazione multidimensionale che accompagnino alla costruzione dei "progetti di vita" come previsto dalla nuova norma.
L’assessore, su richiesta del presidente del Cal, ha infine assicurato la propria disponibilità a fare un incontro sugli stessi temi anche con i sindaci del Trentino, per continuare nel percorso di condivisione avviato con i presidenti di Comunità di valle.