TRENTO - Si è svolto,nell’auditorium dell’ospedale Santa Chiara di Trento, il tradizionale incontro per lo scambio degli auguri natalizi con il personale. Un’occasione di ringraziamento e di bilancio dell’anno che volge al termine, alla presenza dell’assessore provinciale alla salute e politiche sociali
Mario Tonina, del direttore generale di Apss
Antonio Ferro con il Consiglio di direzione e del dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali
Andrea Ziglio.
Ad accogliere i vertici della sanità trentina il direttore medico dell’ospedale Santa Chiara
Michele Sommavilla, insieme ai responsabili delle unità operative, ai coordinatori delle professioni sanitarie e al personale amministrativo. Presente anche la vice sindaca del Comune di Trento
Elisabetta Bozzarelli, che ha portato il saluto del Sindaco e dell’Amministrazione comunale.
Ad aprire l’incontro è stato il direttore medico dell’ospedale Santa Chiara, Michele Sommavilla, che ha richiamato i principali interventi in corso e realizzati nel 2025: dai lavori per la sala ibrida e la nuova sala di neurochirurgia con TAC integrata in via di conclusione, alla riorganizzazione delle attività dei day hospital di reumatologia, ematologia, neurologia e medicina, trasferite all’ospedale San Camillo. Sommavilla ha inoltre ricordato l’introduzione di nuove tecnologie e apparecchiature, come l’acceleratore lineare in radioterapia, l’angiografo biplano in neuroradiologia e la Tac finanziata dal Pnrr, sottolineando come, grazie all’impegno e collaborazione del personale di comparto afferente alle diverse unità operative del Santa Chiara è stato possibile garantire la continuità dell’assistenza e gli standard assistenziali definiti.
Nel suo intervento Elisabetta Bozzarelli ha sottolineato come l’ospedale Santa Chiara rappresenti per la città e per i cittadini un presidio di sicurezza e umanità, ringraziando i professionisti per la qualità delle cure e per l’attenzione alle persone, ribadendo la disponibilità del Comune a collaborare sui percorsi condivisi per il territorio.
Nel corso dell’incontro il direttore generale Antonio Ferro ha annunciato: «A partire dal 1° gennaio, il direttore dell’ospedale Santa Chiara, Michele Sommavilla, assumerà l’incarico di direttore del Servizio ospedaliero provinciale. Ringrazio l’attuale direttrice del Sop, Emanuela Zandonà, che lascerà Apss a inizio 2026, per il suo contributo e per il lavoro svolto con passione e dedizione». Ferro ha quindi richiamato il percorso di avvio della nuova Azienda sanitaria universitaria integrata del Trentino (Asuit), sottolineando come dal 2026 l’Azienda rafforzerà ulteriormente l’integrazione tra assistenza, ricerca e formazione in collaborazione con l’Università di Trento, configurandosi come un modello innovativo anche a livello nazionale.
«Centrale – ha evidenziato Ferro – resta l’attenzione alle persone: ai professionisti, da valorizzare con uno stile di leadership basato sull’ascolto, e ai pazienti, con cui va mantenuta una relazione fondata su umanità e qualità delle cure». Il direttore generale ha infine rivolto a tutti i dipendenti e alle loro famiglie gli auguri di buone feste.
Il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali Andrea Ziglio ha ringraziato il personale per l’impegno quotidiano, sottolineando come le risorse umane rappresentino una priorità strategica anche in termini di attrattività del sistema sanitario provinciale. Ha quindi richiamato il percorso di riordino della sanità territoriale e il ruolo degli ospedali di rete e delle Case della comunità. «La parola chiave di questo percorso, e della nascita di Asuit, è integrazione. Integrazione tra professionisti, tra sanità e sociale, tra territorio e ospedale – ha affermato Ziglio –. L’obiettivo è trasformare i distretti in veri distretti sociosanitari e rafforzare i percorsi integrati. Asuit sarà un ulteriore motore di integrazione tra assistenza, ricerca e didattica, un modello che potrà rappresentare un unicum grazie all’autonomia speciale del Trentino». Ziglio ha infine evidenziato l’importanza della prevenzione e della sostenibilità del sistema, elementi essenziali per garantire qualità della vita e risposte adeguate ai bisogni di una popolazione che invecchia.
«Sono qui soprattutto per dirvi grazie. Un ringraziamento sentito per la professionalità, la competenza e l’umanità che contraddistinguono il vostro lavoro quotidiano in questo ospedale, presidio di riferimento per la città e per l’intero sistema sanitario provinciale, destinato a svolgere un ruolo sempre più centrale anche nel nuovo assetto di Asuit», ha affermato l’assessore provinciale alla salute e politiche sociali Mario Tonina rivolgendosi ai dipendenti del Santa Chiara. Nel suo intervento Tonina ha ricordato l’impegno della Provincia sul fronte delle risorse, con oltre 1,6 miliardi di euro destinati alla sanità nell’ultima manovra di bilancio, a beneficio sia del Santa Chiara sia degli ospedali del territorio, sottolineando come: «gli investimenti in strutture, tecnologie e attrezzature rappresentano una scelta strategica per garantire qualità, sicurezza e innovazione delle cure». Ha quindi richiamato il valore dei recenti rinnovi contrattuali del comparto e della dirigenza medica, come strumenti fondamentali per riconoscere il lavoro dei professionisti e rafforzare l’attrattività del sistema sanitario trentino.
«Serve un cambio di paradigma e una visione di lungo periodo – ha sottolineato Tonina – per affrontare le sfide legate all’invecchiamento della popolazione. In una parola, dobbiamo puntare sempre di più sulla prevenzione, rafforzando l’appropriatezza degli accessi e il ruolo delle Case della comunità. Abbiamo investito risorse importanti in strutture e attrezzature per garantire innovazione, perché l’autonomia richiede responsabilità e capacità di guardare al futuro. La vostra umanità e competenza fanno la differenza e, lavorando insieme – politica, direzione e personale – possiamo costruire un sistema sanitario sempre più forte».