Trento - A quasi quarant’anni di distanza dalla chiusura dell’ultimo stabilimento - correva l’anno 1983 quando Carbochimica cessò le attività, mentre alla Sloi la chiusura fu imposta da Comune di Trento nel 1978 - iniziano i lavori di bonifica dei corsi di acqua che attraversano le ex aree industriali, oggi abbandonate, di Trento Nord. Stamattina sono stati consegnati i lavori del primo lotto di bonifica delle rogge - in particolare i tratti non coperti, da Trento Nord fino all’altezza di via Fratelli Fontana- che lambiscono i 15 ettari di terreni delle vecchie fabbriche, inquinati da sostanze chimiche altamente tossiche.
L’intervento ha un costo stimato in circa 12,6 milioni di cui oltre 6 milioni e mezzo di euro per lavori di contratto e sarà finanziato dalla Provincia autonoma di Trento, in concorso con il ministero dell'Ambiente, in quanto i canali appartengono al demanio idrico provinciale. Il cantiere resterà aperto circa un anno e mezzo, e servirà a togliere lo strato più contaminato, fino a un metro di profondità, depositato sul fondo dei canali nel corso di decine di anni di scarico da parte degli impianti chimici. Il materiale sarà poi portato in centri specializzati dove verrà trattato e smaltito. Una curiosità: il lavoro di ripulitura dei canali sarà effettuato da mezzi meccanici che lavoreranno all’interno di una “bolla”, ovvero una struttura che manterrà chiusa, rispetto all’esterno, l’area di scavo per evitare la dispersione nell’ambiente di polveri e sostanze dannose. Nel corso del prossimo anno sarà perfezionato il secondo lotto di lavori che riguarderà, soprattutto, la bonifica dei tratti sotterranei dei canali.
La bonifica dei corsi d’acqua di Trento Nord, che lambiscono i due importanti impianti chimici, Sloi e Carbochimica, era attesa da anni.
I corsi d’acqua inquinati
Il progetto complessivo di risanamento dei canali è suddiviso in diversi lotti che riguardano, in particolare, la roggia Lavisotto e Primaria di Campotrentino, a monte del tratto coperto, il tratto del canale Lavisotto sotto il sedime cittadino, il tratto terminale del canale Adigetto a cielo aperto.
L’area inquinata di Trento Nord comprende la fossa Primaria di Campo Trentino, il Rio Lavisotto, il Canale Adigetto, la Fossa Armanelli. Le prime tre fanno parte del demanio idrico della Provincia mentre l’ultima, che scorre a fianco dell’ex area Sloi, si trova su proprietà privata.
Le caratteristiche morfologiche dei vari corsi d’acqua ed il differente grado di contaminazione degli alvei hanno imposto interventi di bonifica specifici e modalità operative diverse sia da roggia a roggia, sia lungo lo stesso corpo idrico. Da qui la scelta dell’amministrazione provinciale di procedere per lotti successivi di intervento, separando quindi i tratti a monte di via Fratelli Fontana, da realizzarsi a cielo aperto, dal successivo sviluppo del Lavisotto nel tratto tombinato che scorre sotto la città.
Con il primo lotto di intervento, il cui cantiere è stato aperto stamattina, si interviene sul sedime della fossa Primaria, Armanelli e Lavisotto nella parte non coperta.