Il coronavirus ha impattato fortemente anche sull’economia e sul lavoro come hanno dimostrato le analisi proposte da Alessandra Proto, direttrice del centro Ocse di Trento e da Antonio Accetturo economista della Banca d’Italia.
In questo scenario, secondo, i sindacati serve un progetto condiviso per affrontare i nodi della crescita, della sostenibilità e del lavoro. Tre le sfide che la comunità ha di fronte e che la pandemia ha messo ancora più in evidenza: il problema demografico e l’invecchiamento della popolazione, le trasformazioni tecnologiche e l’impatto su produzione e lavoro, e la sostenibilità ambientale con la necessità di intervenire su un territorio prezioso ma fragile qual è quello trentino.
Per vincere queste sfide i delegati e le delegate di Cgil Cisl Uil propongono alle forze sociali, economiche, culturali e alle istituzioni un patto per lo sviluppo del Trentino, individuando delle linee di azione condivise, che uniscano e non dividano, che propongano soluzioni di ampio respiro no risposte che accontentino solo gli interessi particolari.
L’assemblea si è conclusa, dunque, con l’approvazione di un documento di proposte. Si tratta di un testo aperto su cui il sindacato trentino intende aprire già dai prossimi giorni un confronto ampio con tutti i soggetti rappresentativi della comunità, dal mondo della conoscenza e della ricerca a quello economico, dal terzo settore alle istituzioni. Sullo sfondo la consapevolezza che fino a questo momento scarsa è stata l’attenzione della Giunta provinciale. Serve un cambio di passo".