Piccoli commercianti e autunomi, i non garantiti, i più colpiti dai provvedimenti anti-Covid: almeno 2mila si sono rivolti alla Caritas stando ai dati.
Alla povertà individuale si aggiungono le previsioni sul crollo del Pil italiano: si rischia di 'bruciare' 160 miliardi di Pil stando a quanto sostenuto dalla Cgia di Mestre, secondo la quale nella più rosea previsione il Pil italiano di quest'anno dovrebbe scendere, rispetto al 2019, del 10% circa. Per dare l'idea della dimensione della contrazione, è come se il Veneto fosse stato in lockdown per tutto l'anno.
"Questa nuova emergenza sanitaria, con coprifuochi e chiusure anticipate dei pubblici esercizi, aumenta l'incertezza e mette a rischio decine di migliaia di imprese", avvisa il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. Turismo e ristorazione i settori più colpiti: il messaggio è chiaro, ma nonostante ciò la tendenza di chi ad oggi governa l'Italia rimane sempre quella di divieti e limitazioni che non frenano l'ondata dei contagi e sono totalmente insostenibili nel quotidiano e a lungo termine, senza pensare allo tsunami socio-economico conseguente ai provvedimenti, come ampiamente prevedibile fin dall'inizio di marzo.