SELLERO (Brescia) - Erba alta, nessuna gestione per il 2025 e lavori di manutenzione che non partono: il
Parco di Sellero nell’arco di pochi mesi ritorna allo stato di degrado in cui versava fino a poco più di un anno fa. Vanificato il lavoro di Zamenhof Art e ArchExperience.
Poco più di un anno fa il Parco Archeologico di Sellero, uno degli otto parchi del Primo Sito UNESCO italiano, tornava “a vivere” e a essere fruibile, dopo anni di semi abbandono, grazie ad un accordo tra la
Giunta uscente e l’
Associazione Zamenhof Art in collaborazione co
n ArchExperience.

E le due associazioni, forti dell’esperienza acquisita con la gestione della
Riserva delle incisioni rupestri di
Ceto,
Cimbergo e
Paspardo e del
Parco archeologico di Luine a
Darfo Boario Terme, si erano prontamente "a
ttivate per un ripristino della fruibilità del sito, con una pulizia straordinaria da rovi e sterpaglie, una risistemazione provvisoria della pannellonistica, la realizzazione di materiale pubblicitario e soprattutto l’organizzazione di un articolato programma di eventi da maggio a settembre, che ha ottenuto di rivitalizzare e far scoprire o riscoprire l’importante sito attraverso conferenze, spettacoli, laboratori e visite notturne alle incisioni.
Il tutto, detto per inciso, con un contributo da parte del Comune di solo duemila euro"
Ma evidentemente che i parchi archeologici siano gestiti bene e senza grande dispendio di soldi pubblici non è una delle priorità, in Valle Camonica, e così, ad inizio anno, la nuova amministrazione non ha rinnovato il contratto di gestione a Zamenhof Art e ad ArchExperience, nonostante il successo e gli eccellenti risultati raggiunti in pochissimo tempo l’anno precedente, e ha pensato bene, presumibilmente in accordo con la Comunità Montana e con la Fondazione Valle dei Segni, di lasciare chiuso e in stato di abbandono il parco. Vanificando così il lavoro delle due associazioni che per un anno, con entusiasmo e passione, avevano rianimato questo importante sito archeologico.
Ufficialmente il 31 marzo scorso sarebbero dovuti iniziare dei lavori di manutenzione straordinaria, finanziati dalla Fondazione e coordinati dalla Comunità (45mila euro di spesa previsti), nell’ambito di un progetto complessivo di risistemazione dei Parchi delle Incisioni Rupestri, con il coordinamento generale dell’Architetto Tiziana Cittadini (che di uno dei parchi è anche la direttrice e dunque in palese conflitto di interessi), ma fino a tre giorni fa, quando abbiamo fatto l’ultimo sopralluogo, i lavori non erano iniziati.
In compenso il parco è stato lasciato in stato di abbandono, l’accesso alla passerella della grande roccia è stato chiuso e da nessuna parte è stata segnalata la chiusura al pubblico, col risultato che la gente sale, si fa un bel pezzo di strada a piedi e poi trova un sito in stato di totale degrado e non riesce a vedere nemmeno un’incisione.
"Non ci sembra il miglior modo per valorizzare un sito patrimonio Unesco", sostegnono all’Associazione Zamenhof Art.
Secondo i responsabili dell'associazione "C’erano tre possibilità per evitare di lasciare in stato di abbandono il parco per mesi: confermare la precedente gestione (o affidarla a qualcun altro) e far convivere i lavori di risistemazione straordinaria con la normale gestione (come si è fatto negli altri parchi); iniziare e finire i lavori prima della stagione turistica e affidare la gestione a partire dalla fine dei lavori; oppure affidare la gestione ad inizio anno e prevedere una sospensione se e quando sarebbero iniziati i lavori, considerando che il parco è piccolo e i tempi per la manutenzione non dovrebbero essere troppo lunghi".
Nessuna delle tre soluzioni è stata presa e il risultato è evidente