Darfo Boario Terme (Brescia) - Le associazioni Amici del Lago Moro, Legambiente Circolo di Valle Camonica, Cai-Tam Vallecamonica e Sebino, Cai Darfo Boario Terme e l’Osservatorio Territoriale Darfense (OTD), dopo la raccolta di oltre 2.000 firme in un tempo record ed un partecipato flash mob, hanno constatato che non vi è stata alcuna disponibilità da parte dell’Amministrazione comunale di Darfo Boario Terme ad un dialogo con la Comunità e le Associazioni stesse che si oppongono alla realizzazione della passerella sul “roccione” del lago Moro.

Dopo aver attivato un accesso agli atti per poter disporre di tutti i documenti tecnici ed amministrativi del progetto, indicato come “consolidamento spondale e di riqualificazione”, per verificarne i presupposti dal punto di vista dei contenuti e la correttezza procedimentale e viste negli stessi alcune mancanze significative, hanno deciso di procedere con un ricorso al Tar di Brescia, chiedendo l’annullamento degli atti autorizzativi del Progetto (determinazione della Conferenza di servizi e delibera di Giunta comunale di approvazione del progetto definitivo).
Si tratta di un’iniziativa che non ha altra motivazione se non quella di recepire il disagio espresso da una vasta comunità, non solo di Darfo Boario Terme, per il danno che verrebbe apportato dalla passerella ad uno dei luoghi più belli e iconici del Lago Moro, augurandoci che il sindaco di Darfo Boario Terme possa quanto prima riconsiderare la materia.
Per dare modo a chi ci sostiene di partecipare come “cittadinanza attiva” alla difesa delle bellezze del lago e per far fronte ai costi del ricorso al Tar, le stesse associazioni promuoveranno nei prossimi giorni un crowdfunding al fine di garantire un’adeguata assistenza legale per l’intero prosieguo del contenzioso.
Le associazioni firmatarie del ricorso riconfermano piena disponibilità ad un confronto con l’Amministrazione comunale per addivenire a soluzioni alternative e condivise, che siano rispettose della unicità del luogo e delle sue peculiarità paesaggistiche.
Red. At.