Passo Coe - Nel 72esimo anniversario dell'eccidio di malga Zonta, 14 partigiani e 3 malgari uccisi dai nazifascisti il 12 agosto del 1944 a passo Coe, al confine fra Trentino e Veneto, si è svolta una cerimonia non solo per commemorare chi con la sua scelta ha contribuito a costruire un'Italia libera e democratica, sulle ceneri della dittatura e sulle macerie della Seconda guerra mondiale, ma anche per riflettere sulle attuali lacerazioni. 
Presenti a passo Coe i Comuni decorati, il Picchetto d’Onore e la banda cittadina di Cornedo Vicentino, i rappresentanti delle istituzioni coinvolte, a partire dalla Provincia di Vicenza e dalla Provincia autonoma di Trento, l'Anpi e le associazioni combattentistiche, ma anche tanti cittadini. Tra le autorità presenti i sindaci di Folgaria e Schio, Walter Forrer e Valter Orsi, il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, il vicepresidente della Provincia di Trento, Alessandro Olivi, il direttore della Fondazione museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi e di Gianna Fracassi, della segreteria nazionale della Cgil, che ha tenuto l'orazione ufficiale.

Sul valore del lavoro, ad esempio, come ricordato dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi (nella foto a lato), richiamando la scelta dei costituenti di mettere "la parola 'lavoro', accanto a Repubblica", una scelta non scontata, che marca la differenza fra la nostra Carta costituzionale e le altre, e che ha inaugurato un grande patto politico fra le culture democratiche, che va sottoscritto e valorizzato anche oggi. "Il significato è chiaro: non c’e libertà ed uguaglianza se non si mette a centro il lavoro. Che è quello che stiamo cercando di fare in Trentino", ha sottolineato Olivi. Nel suo intervento inoltre un richiamo ad un'altra grande emergenza con cui l'Europa, e il Trentino con essa, si sta confrontando, quella dell'accoglienza dei richiedendi asilo. "Vediamo se possiamo trovare il modo di accogliere, anche qui, su questi altipiani, quei ragazzi che stanno fuggendo da guerra e fame", ha detto, rivolgendosi al sindaco di Folgaria Walter Forrer.
Tanti ospiti anche quest’anno, dunque, a malga Zonta, dal Trentino, dal Veneto e anche da numerose altre regioni italiane dove la resistenza ha scritto parti importanti della storia civile e morale delle comunità. Poi il ricordo di quegli eventi nell'agosto del 1944, quando i tedeschi scatenarono un'offensiva in tutte le Prealpi per "bonificare" il territorio dalla presenza dei partigiani, in vista della prossima ritirata del grosso dell'esercito dal resto d'Italia. I caduti di malga Zonta, catturati e subito fucilati dopo una battaglia durata più di tre ore, furono tra le vittime di quella tragica stagione. Una stagione, ha ricordato l'Anpi, da cui però sono nate l'Italia e l'Europa che conosciamo.