Trento - La bandiera a colori vicino all'indicazione del paese di origine per rendere più riconoscibile la provenienza dei prodotti e sostenere i prodotti nazionali e locali. E' la proposta avanzata dal consigliere provinciale di Trento, Claudio Cia (Agire) per rendere riconoscibile la provenienza dei prodotti e valirizzare ancor più quelli trentini e italiani.
Il consigliere provinciale Claudio Cia (Agire) ha presentato una proposta con la quale propone di aggiornare l’Accordo di programma tra Provincia e distribuzione organizzata trentina, denominato “Ecoacquisti Trentino”, affinché tra le azioni obbligatorie che mirano a favorirela riduzione dei rifiuti e la promozione tra i cittadini di comportamenti e acquisti più consapevoli, si introduca l’obbligo di riportare vicino all’indicazione del Paese di provenienza di frutta e verdura fresche, anche la bandiera a colori del corrispondente Paese in modo da evidenziare graficamente l’origine del prodotto, per incentivare il consumo di prodotti a filiera nazionale.
"L'iniziativa - spiega Claudio Cia - parte dalla constatazione che l'82% degli italiani ritiene importante acquistare solo prodotti “made in Italy” per sostenere la nostra economia in questa fase di grande difficoltà legata all'emergenza Covid-19. Il dato emerge dalle risposte ad un recente sondaggio condotto nell'ambito dell'osservatorio coronavirus nato dalla collaborazione tra Swg e area studi Legacoop, per testare opinioni e percezioni della popolazione di fronte ai problemi determinati dall'emergenza in corso. Tra i vari appelli a comprare italiano anche quello degli agricoltori della Cia (Confederazione italiana agricoltori, che vanta 900mila iscritti), con numerosi inviti a comprare italiano per sostenere l’economia nazionale ed offrire un’azione di rilancio dell’agroalimentare italiano".
Claudio Cia evidenzia nella premessa della proposta "come per i consumatori che desiderino acquistare con certezza i prodotti italiani non sempre è facile distinguerli nel marasma che invade i banconi dei supermercati. Tra i cibi per i quali è obbligatorio dichiarare l’origine delle materie prime vi sono ad esempio frutta e verdura fresche.