La raccolta differenziata delle apparecchiature elettroniche e degli elettrodomestici è uno dei punti fondamentali nell’educazione alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente.
Gli elettrodomestici grandi e piccoli, così come tutti gli altri dispositivi elettronici di largo consumo come telefoni, computer, giocattoli a batteria dismessi e così via, contengono infatti materiali altamente inquinanti (rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio) che non possono essere smaltiti nelle normali discariche.
Per le loro caratteristiche chimiche e fisiche questi elementi non possono rientrare nel normale ciclo di smantellamento dell’indifferenziato e non possono nemmeno essere bruciati nei termovalorizzatori, pena l’inquinamento del suole, delle acque e dell’aria.
Per questo la raccolta differenziata e il riciclo delle componenti elettroniche degli elettrodomestici è un aspetto fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente.
Il Trentino è tra le regioni d’Italia che meglio di altre hanno recepito e applicato le indicazioni governative in merito alla raccolta differenziata degli elettrodomestici: nel 2019 sono state raccolte 8041 tonnellate di rifiuti tecnologici: il 2,1% in più rispetto al 2018, con un peso pro capite di 7,50 Kg raccolti in media da ogni abitante della regione.
Oltre il 60% della raccolta differenziata di elettrodomestici in Trentino viene effettuata nella sola città di Trento, che nel 2019 ha prodotto 4.839 tonnellate di rifiuti elettronici.
Purtroppo nel corso del 2020 la raccolta differenziata ha subito un brusco rallentamento in tutte le regioni italiane, a causa soprattutto delle misure che si sono rese necessarie per proteggere i lavoratori del settore durante la pandemia di Coronavirus.
Ovviamente le norme emanate a livello nazionale sono state recepite e applicate anche in Trentino, con un conseguente drastico calo del conferimento di rifiuti differenziati.
Si tratta comunque di una situazione che si sta lentamente normalizzando e che fa sperare si possa tornare ai livelli di eccellenza pre – pandemia.
Dal sito UtileInCasa, sempre attento alle tematiche ambientali, avvertono che conoscere la classificazione dei rifiuti tecnologici può essere utile al momento di conferire il materiale destinato al riciclo. La scelta consapevole della sostenibilità comincia già in fase di acquisto, selezionando gli apparecchi a maggiore efficienza energetica e qualità costruttive per una vita utile più lunga, per poi arrivare al conferimento all’isola ecologica che potrebbe avere giorni destinati al conferimento di un solo tipo di elettrodomestici:
– R1 (Freddo e Clima), per esempio frigoriferi, congelatori, apparecchi per il condizionamento
– R2 (Grandi Bianchi), per esempio lavatrici, lavastoviglie, forni a microonde, piani cottura economici, ecc.
– R3 (TV e Monitor), per esempio vecchi schermi a tubi catodici CRT, moderni schermi a LED, al Plasma, e nuove tecnologie
– R4 (PED CE ITC e altro, tra cui apparecchiature illuminanti e tutte le altre apparecchiature al di fuori degli altri raggruppamenti), per esempio aspirapolvere, macchine per cucire, ferri da stiro, friggitrici, frullatori, computer (unità centrale, mouse, tastiera), stampanti, fax, telefoni cellulari, videoregistratori, apparecchi radio, plafoniere,
– R5 (sorgenti luminose), per esempio lampade che contengono gas (come quelle a incandescenza), tubi fluorescenti al neon, lampade a risparmio energetico, a vapori di mercurio, sodio, ioduri, o sotto vuoto.