L'Agenda delle Valli

Edilizia e urbanistica, il Consiglio Provinciale cerca la sintesi sul ddl 59 Gottardi

Inizio: 03/07/2025 dalle ore 11:00 - Fine: 03/07/2025 alle ore 12:00 IT
​​​​​Nella riunione d’Aula pomeridiana del Consiglio Provinciale si è aperta la discussione del ddl n. 59 in materia di edilizia e urbanistica, dell’assessore Mattia Gottardi che di fatto, oltre ad apportare alcuni adattamenti normativi all'ordinamento provinciale, recepisce il decreto legge “salva casa”. Il ddl, molto tecnico, approvato in Terza Commissione con 4 sì e tre astenuti di minoranza (che già avevano anticipato la presentazione di emendamenti), legifera su ambiti importanti. “Il provvedimento – ha detto Gottardi - è una non riforma, un ritocco, un adeguamento che deriva dal provvedimento nazionale ‘salva casa’ che introduce migliorie e modifiche. L'assetto generale è equilibrato. Una delle misure più impattanti è la sopraelevazione degli edifici abitativi, un segnale per limitare il consumo di suolo e stimolare il recupero degli edifici esistenti”. Tra i punti salienti: le distanze tra gli edifici, le foresterie e gli studentati, le sopraelevazioni, la ricostruzione di edifici danneggiati da calamità naturali. Presentati anche tre odg: sull’agibilità degli edifici che non hanno il collaudo originario (Walter Kaswalder e Claudio Cia); sul rilancio strutturale del fondo provinciale per la riqualificazione del paesaggio rurale montano (Vanessa Masè, Cristian Girardi, Carlo Daldoss); sulla ripresa dei percorsi formativi continuativi destinati ai segretari e ai componenti delle Commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio (CPC) (Vanessa Masè, Cristian Girardi, Carlo Daldoss) che hanno incassato il parere favorevole dell’assessore Gottardi. Vista la presentazione di una quarantina di emendamenti, l’assessore ha chiesto un confronto con i proponenti per sottoporre una nuova formulazione e, dove possibile, una ripresentazione congiunta delle richieste di modifica, per agevolare i lavori. Positivi i commenti di maggioranza e opposizione per il metodo di lavoro portato avanti in Commissione e in Aula. Per la ripresa dei lavori di domani alle ore 10.00 la previsione è che saranno sul tavolo gli emendamenti condivisi dall’assessore Gottardi con i consiglieri provinciali.

Sull’ordine dei lavori
L’Aula, su proposta della consigliera Vanessa Masè (La Civica)  che ha rilevato  come  le due relazioni di maggioranza e minoranza fossero abbastanza sovrapponibili, ha approvato la sola lettura della relazione di minoranza da parte della consigliera Lucia Coppola (ASV). Il consigliere Francesco Valduga (Campobase) ha evidenziato che le relazioni danno comunque un senso di lavoro importante svolto in Commissione. Lucia Coppola ha quindi letto la relazione di minoranza riportata di seguito in sintesi.


Il ddl in sintesi
Il disegno di legge 59 recepisce il decreto-legge n. 69 del 2024 “salva casa”, modificando l'ordinamento provinciale con i dovuti adattamenti richiesti dalle sue particolarità. A ciò si aggiunge una serie di modifiche - alcune di dettaglio, altre più strutturali - della legge provinciale per il governo del territorio 2015 di cui il disegno di legge non propone una riforma, ma solo alcuni aggiustamenti. Tra gli aspetti da evidenziare:
la regolamentazione di nuove tecnologie o fattispecie precedentemente non previste, come le pompe di calore e le tende a pergola, anche bioclimatiche, negli interventi di edilizia libera, per chiarirne la qualificazione;
la possibilità di realizzare parcheggi pertinenziali oltre che in aree comunali anche in aree di altri enti pubblici anche economici, con il loro consenso;
l'articolo 21 specifica la fattispecie di ricostruzione di edifici danneggiati da calamità naturali, esigenza sorta a seguito dell'interpretazione restrittiva data da alcuni comuni alle varianti migliorative rispetto alla struttura originaria;
l'articolo 24 concerne la prima lavorazione, in piazzali prossimi agli schianti, di materiale proveniente dall'utilizzazione del bosco da parte di soggetti diversi purché non sia prevalente rispetto al materiale di chi svolge la lavorazione, necessità emersa a seguito dell'emergenza VAIA;
l'articolo 23, in un'ottica di riduzione di consumo di suolo, permette la realizzazione di foresterie e studentati in aree a destinazione residenziale. L'inserimento in tale articolo degli studentati soddisfa una richiesta del Consiglio delle autonomie locali (CAL);
l'abrogazione di due articoli: l'articolo 90 bis, relativo ad agevolazioni rispetto agli oneri di urbanizzazione per l'acquisto della prima casa da imprese legate alla passata previsione di incentivi provinciali per l'acquisto della prima casa, ora venuti meno, e l'articolo 101 che attribuisce alla Giunta provinciale il potere di annullare entro tre anni provvedimenti edilizi dei comuni in presenza di illegittimità, previsione superata e non più coerente con i principi di trasparenza e semplificazione, data l'esistenza di alternative più efficaci per la contestazione dei provvedimenti comunali in questione;
la previsione a livello legislativo del tema delle altezze degli alloggi, oggetto del decreto-legge salva casa in relazione ai requisiti igienico-sanitari, con un rinvio ai regolamenti comunali che lo disciplinano nel rispetto delle norme statali sovraordinate, in quanto non ricadente nella competenza provinciale;
la diversa regolamentazione delle tolleranze costruttive in base alle superfici edificate;
la precisazione che le difformità riguardano solo l'unità immobiliare di cui si è proprietari e non anche le parti comuni;
nel caso di abuso non sanabile e di obbligo di ripristino si ammette la proroga, in presenza di certi motivi, del termine di 90 giorni che in certe situazioni, ad esempio per la stagionalità dei lavori, non è di agevole rispetto;
richiamata la recente sentenza della Corte costituzionale rispetto alla normativa provinciale, ha spiegato che è venuta meno la possibilità di sanare ora per allora valendo il principio della doppia conformità e quindi è possibile sanare solo l'intervento che era sanabile anche quando è stato compiuto; per i casi di questo tipo sanati in passato si prevede che il comune, dopo averlo acquisito e sanato dal punto di vista urbanistico, possa alienarlo se lo ritiene non strategico, facoltà che comunque gli era riconosciuta anche in passato;
il disegno di legge non interviene sul tema delle distanze tra edifici, materia di competenza nazionale e regolata dal Codice civile, limitandosi a recepire la disciplina statale;
rispetto al tema delle sopraelevazioni, per le quali in passato l'ordinamento provinciale prevedeva misure premiali in particolare nei centri storici in relazione agli interventi di efficientamento energetico, è poi intervenuta una sentenza del Consiglio di Stato che ha chiarito che il tema esula dalla competenza provinciale rientrando nella competenza statale sulle distanze tra gli edifici; successivamente il legislatore nazionale in tema di sopraelevazioni ha introdotto un principio, che ora si recepisce nell'ordinamento provinciale; ha annunciato una modifica della previsione in linea con un suggerimento formulato dal CAL (per includere alcune aree al di fuori dei centri abitati); nell'ottica di favorire il recupero edilizio ed evitare il consumo di nuovo suolo, la possibilità di sopraelevazioni è ammessa per permettere l'abitabilità dei sottotetti, entro certi limiti, rimanendo sul sedime dell'edificio e fatti salvi i diritti dei terzi.
​​La discussione in aula
Antonella Brunet (Noi Trentino)  - In commissione abbiamo lavorato bene e chiarito diversi punti. La relazione è precisa

La consigliera Brunet, citando l’intervento del Cal, dei Giovani professionisti del Trentino, della Rete delle commissione dei tecnici, ha ricordato i vari apprezzamenti in particolare sulla ricostruzione di edifici danneggiati da calamità naturali, le foresterie, le distanze, le sopraelevazioni. “In commissione abbiamo lavorato bene e chiarito diversi punti. La relazione è precisa”.
Andrea de Bertolini (PD) - Lo sforzo plurale e collettivo ha portato alla risoluzione di aspetti tecnico giuridico sui quali le comunità esprimono delle urgenze

Anche il consigliere dem ha voluto ringraziare per il metodo di lavoro portato avanti. “Opposizione e maggioranza hanno dialogato su questioni sentite sulle quali le comunità esprimono delle urgenze. La politica deve dare risposte e sciogliere criticità. C’era un obiettiva perplessità sulle fonti normative, sono convinto che questo intervento sia espressione dello sforzo plurale e collettivo che ha portato alla risoluzione degli aspetti tecnico giuridico che erano alla base delle norme da efficientare”. De Bertolini ha osservato come ci sia stata anche la capacità di aver favorito un dialogo inter ordinistico “non sempre facile da comporre”.
​Roberto Stanchina (Campobase) - Siamo qui per il bene dei cittadini e la minoranza sa rispondere presente

Apprezzamento anche da parte del consigliere Stanchina sui metodi di lavoro. "Nel consenso democratico il metodo deve essere quello di condividere e cercare la mediazione. Siamo qui per il bene dei cittadini e la minoranza sa risponde presente. Bene dunque questo ddl anche per i contenuti, in attesa del recepimento degli emendamenti”. Stanchina si è soffermato sui parcheggi dei centri storici e sull’utilizzo del suolo. Bene anche la parte che tocca la lavorazione del legname di Vaia. Bene gli studentati e la semplificazione sugli oneri della prima casa.
​Daniele Biada (FI) – Attenzione maggiore alle sanzioni e alle altezze

Il consigliere di Fratelli d’Italia ha richiamato le audizioni della Commissione che hanno portato a un approccio positivo del lavoro che ha poi portato alla stesura definitiva del ddl. Sulle sanzioni Biada ha chiesto maggiori attenzioni e linee guida con maggiori indicazioni. Resta in attesa di un emendamento sulle altezze.
Lucia Coppola (AVS) – Attenzione alla vivibilità urbana

La consigliera ha ricordato gli emendamenti presentati inerenti: le distanze tra edifici e il regolamento urbano sulla vivibilità (con richiami alla Corte Costituzionale); le sopraelevazioni negli insediamenti storici; le foresterie/alloggi per studenti.
​Michela Calzà (Pd) – Un elemento importante è l’introduzione dell’elemento della qualità architettonica

La consigliera ha voluto ricordare il supporto degli ordini professionali che hanno aiutato a individuare i punti di caduta della modifica normativa. Un altro aspetto enfatizzato è stato quello che riguarda le distanze tra fabbricati. “Recependo le disposizione della Corte Costituzionale – ha detto Calzà - si fissa un punto chiaro obbligatorio per tutti”. Altri elementi importanti evidenziati sono stati: le nuove tecnologie , l’introduzione dell’elemento della qualità architettonica e il recupero degli alloggi.
​Cristian Girardi (La Civica) - Avviamoci velocemente ad approvare questa norma molto attesa

“Bene il metodo che ha aperto un confronto anche fuori dall’Aula e che ha visto il coinvolgimento della società civile. Siamo partiti da alcuni concetti chiave ovvero dal recupero del patrimonio esistente e dalla preservazione del suolo”. Girardi ha evidenziato la positività della legiferazione colta dal decreto salva casa e la chiarezza data a: semplificazione, tolleranze costruttive, sanatorie. “Sono stati fatti dei passi avanti sulla chiarezza di alcune norme, possiamo maggiormente utilizzare la nostra autonomia. Avviamoci velocemente ad approvare questa norma”, ha detto Girardi.
Maria Bosin (PATT) - Bene la possibilità di utilizzare i sottotetti anche negli edifici fuori dai centri storici per evitare ulteriore consumo di suolo e per andare incontro all’emergenza abitativa
“Ben venga tutto quello che va nelle direzione della semplificazione e che risolve le difformità costruttive. Bene la possibilità di utilizzare i sottotetti anche negli edifici fuori dai centri storici per evitare ulteriore consumo di suolo e per andare incontro all’emergenza abitativa”.
Per la ripresa dei lavori di domani alle ore 10.00 la previsione è che saranno sul tavolo gli emendamenti condivisi dall’assessore Gottardi con i consiglieri provinciali.​



Gli ODG presentati

​Sull’agibilità di edifici che non hanno il collaudo originario.  Walter Kaswalder e Claudio Cia
Il Consiglio Provinciale impegna la Giunta a introdurre una procedura semplificata per la regolarizzazione statica degli edifici esistenti non depositati presso lo sportello opere strutturali. In sostanza l’odg chiede il rilascio dell’agibilità per gli edifici che non hanno il certificato di collaudo originario, come già avviene nel resto d’Italia.
Sul rilancio strutturale del fondo provinciale per la riqualificazione del paesaggio rurale montano. Vanessa Masè, Cristian Girardi, Carlo Daldoss
Il Consiglio Provinciale impegna la Giunta a dare ulteriore impulso a Fondo Provinciale per la riqualificazione del paesaggio; a promuovere una pianificazione sovracomunale degli interventi a valorizzare il ruolo multifunzionale del paesaggio rurale recuperato.

Sulla ripresa dei percorsi formativi continuativi destinati ai segretari e ai componenti delle Commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio (CPC). Vanessa Masè, Cristian Girardi, Carlo Daldoss
Il Consiglio Provinciale impegna la Giunta a rafforzare il percorso formativo di Segretari e componenti CPC valorizzando quanti già avviato nel 2023 e garantendo un’offerta formativa continuativa modulare e fondata sul confronto diretto con i destinatari.

​L’assessore Gottardi ha quindi anticipato il parere favorevole sugli odg.
Ultimo aggiornamento: 02/07/2025 18:30:19