Sondrio – Stop ai treni tra Italia e Svizzera, le reazioni e le preoccupazioni di oltre 30mila frontalieri lombardi. Sono in corso valutazioni e summit per scongiurare il blocco che penalizzerebbe soprattutto i lavoratori delle province di Sondrio, Como e Varese. La decisione delle Ferrovie Svizzere sono una reazione ai provvedimenti del Governo Conte, con le prescrizioni dell’ultimo Dpcm, ritenute insostenibili non soltanto dai cittadini italiani ma anche Oltralpe.
“L’interruzione dei treni tra Italia e Svizzera, annunciata dalle Ferrovie elvetiche, è figlia di un pasticcio determinato dall’ultimo Dpcm che introduce norme eccessivamente burocratiche per i viaggiatori in ingresso dalla Svizzera. È necessario che il Governo rimedi nel più breve tempo possibile al danno arrecato ai lombardi e in particolare ai frontalieri”, afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi (nella foto), annunciando una lettera al Ministero dei Trasporti. “Scriverò al ministro per chiedere interventi rapidi. È del tutto evidente che il Governo abbia emanato delle norme senza valutare le ricadute concrete, e gravi, per i lombardi”.