TRENTO - Si sono conclusi i lavori di rinnovamento della Sala della Filarmonica di Trento, che restituiscono alla città uno dei suoi luoghi simbolo e uno spazio pensato per offrire la migliore esperienza di ascolto delle numerose iniziative della Fondazione, da sempre punto di riferimento per la vita musicale cittadina. Il taglio del nastro è avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi, alla presenza di Francesca Gerosa, assessore provinciale alla cultura, di Elisabetta Bozzarelli, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Trento e di Alessandro Arnoldo e Lorenzo Arnoldi, rispettivamente direttore artistico e presidente della Fondazione Filarmonica Trento.

Gli interventi nella storica sala, che risale ai primi del Novecento, hanno interessato aspetti cruciali per il comfort e la qualità acustica: installazione di serramenti acustici supplementari, un impianto di trattamento dell’aria e nuove poltroncine.
"L'importanza di questo luogo era ben nota, ma restituire nuova vita a questa sala significa rafforzare l’identità culturale del nostro territorio: la Sala della Filarmonica è un patrimonio non solo del capoluogo, ma di tutto il Trentino - ha detto Gerosa ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dei lavori - Abbiamo investito volentieri nelle risorse che ci erano state richieste perché investire nella cultura significa investire nella comunità. La Filarmonica non è semplicemente uno spazio per concerti di altissimo livello, ma un bene comune e riportarne alla luce la memoria storica ci rende orgogliosi".
"A 120 anni dall'inaugurazione di questo palazzo siamo qui a ricordare che Trento in quel periodo ha conosciuto tante trasformazioni e la Filarmonica ha accompagnato la comunità in quella evoluzione.
Oggi è importante continuare ad accompagnare la comunità attraverso la cultura, proprio come fa tutto l'anno la Fondazione", ha detto Bozzarelli.
I lavori sono stati possibili grazie al sostegno della Provincia autonoma di Trento, che ha concesso alla Fondazione Filarmonica un contributo pari al 70% di quanto richiesto. L’intervento rientra tra quelli previsti dalla legge provinciale sulle attività culturali, che consente di sostenere opere su strutture e beni mobili destinati ad attività culturali di rilievo. Alla copertura dei costi rimanenti (30%) hanno contribuito il Comune di Trento, la Banca per il Trentino Alto-Adige e A22–Autostrada del Brennero. Le migliorie consentiranno un utilizzo ottimale della Sala in ogni stagione, garantendo standard di ascolto ai massimi livelli.
"Inaugurare non significa solo costruire qualcosa di nuovo, ma anche custodire ciò che è stato. In questa Sala, da oggi restituita alla città, ogni nota racconta una storia che continua ad arricchirsi, invitandoci a percorrerla con rinnovata attenzione e passione, ascoltando con stupore ciò che la musica sa raccontare", ha sottolineato il direttore artistico Arnoldo.
"Gli interventi sulla sala dei concerti, insieme alla trasformazione in Fondazione e alla fusione con la Fondazione Tartarotti, stanno avvenendo in occasione dell’anniversario dei 230 anni della Filarmonica e dimostrano la vitalità che continua a caratterizzare questa storica istituzione, patrimonio della città e del nostro territorio", ha evidenziato il presidente della Fondazione Arnoldi.
La cerimonia è stata accompagnata da un concerto cameristico del Quartetto Pegreffi. Per suggellare l'inaugurazione della Sala, domenica prossima 5 ottobre, alle ore 18.00, è in programma anche un concerto straordinario dell’Orchestra da Camera del Teatro alla Scala di Milano, che proporrà un programma ricco di suggestioni, accompagnato dal virtuosismo di due interpreti d’eccezione: Francesco Manara e Massimo Polidori, artisti di fama internazionale.