TRENTO - Il Trentino entra nella rete europea dei team sanitari di emergenza con la partecipazione al progetto europeo Emergency Medical Team – Provincia autonoma di Trento (EMT-PAT). Sarà così costituita un’unità mobile flessibile, autosufficiente e pienamente operativa, in grado di intervenire rapidamente in missioni nazionali e internazionali. Lo ha stabilito la Giunta provinciale, su proposta del presidente Maurizio Fugatti, del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca Achille Spinelli e dell'assessore provinciale alla salute Mario Tonina.

 L’iniziativa, finanziata dal meccanismo europeo di protezione civile della Commissione europea e dalla Provincia, punta a trasformare l’attuale ospedale da campo provinciale in un modulo sanitario di alto livello e di immediato dispiegamento secondo gli standard dell’Oms, con attrezzature leggere, modulari e green. Una struttura che non solo migliorerà la capacità di risposta internazionale, ma renderà anche il sistema più resiliente e sostenibile nelle emergenze locali. “La partecipazione a questo progetto – evidenzia il presidente Fugatti – riflette l’impegno della nostra Protezione civile nel mettersi al servizio di chi è più in difficoltà. La collaborazione tra le diverse strutture operative, rende il sistema trentino ancora più solido e integrato”.
Il vicepresidente Spinelli ricorda come il Trentino abbia assunto da ormai 11 anni il coordinamento della Commissione Protezione civile della Conferenza delle Regioni e Province autonome, guidato dall’assessore Giulia Zanotelli. “Con questa iniziativa, la nostra Provincia potrà assumere un ruolo di primo piano anche nelle missioni umanitarie internazionali - sono le parole di Spinelli -.
                                            
 
                                            
                                            
                                            
                                            
                                                L’adozione di tecnologie leggere e sostenibili, fortemente incoraggiata dalla Commissione europea, rappresenta un passo importante verso un modello di risposta alle emergenze sempre più efficiente”. Secondo l’assessore Tonina “il progetto EMT-PAT rappresenta un’evoluzione importante anche per il nostro sistema sanitario. Vogliamo rafforzare la nostra capacità di risposta anche negli scenari internazionali, valorizzando le competenze del personale sanitario e delle realtà che fanno capo alla Protezione civile per mettere a disposizione competenze mediche e infermieristiche di alto livello in contesti difficili”.
Guidato dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari, il progetto segna un’evoluzione strategica per il sistema trentino di Protezione civile. Oltre al Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna, il progetto coinvolge l’intero sistema provinciale: Servizio Prevenzione rischi e Cue, Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento, Federazione dei Corpi dei Vigili del fuoco volontari, Scuola cani da ricerca e catastrofe di Trento, Soccorso alpino e speleologico del Trentino, Croce rossa del Trentino, Protezione civile ANA Trento (Nuvola) e Psicologi per i popoli del Trentino.
Il team EMT-PAT sarà in grado di prestare assistenza medica urgente e stabilizzare fino a 50 pazienti al giorno – adulti, bambini e donne in gravidanza – operando in piena autosufficienza fino a due settimane anche in ambienti difficili colpiti da alluvioni, terremoti o altre emergenze. Il progetto prevede inoltre l’acquisto di strutture modulari leggere e attrezzature mediche avanzate, la formazione specifica del personale medico e logistico e l’aggiornamento delle procedure operative secondo le linee guida Oms per l’accreditamento Emt.
Il finanziamento complessivo ammonta a circa 470mila euro, pari al 75% delle spese sostenute, di cui oltre 300mila euro destinati al Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna e quasi 170mila euro all’Azienda sanitaria.