TRENTO - Approvate venerdì scorso dalla Giunta, le Linee di indirizzo per dare avvio alla sperimentazione della riforma nazionale in materia di disabilità. L'iniziativa segna un passo importante per la Provincia autonoma di Trento nell'allineamento al processo di riforma avviato a livello nazionale che punta a garantire il pieno riconoscimento della condizione e dei diritti civili e sociali delle persone con disabilità. "Come annunciato lo scorso maggio durante il convegno di Consolida sulla Riforma della disabilità, al quale ha partecipato anche la Ministra Alessandra Locatelli, il Trentino sarà una delle Province dove partirà la sperimentazione della Riforma, prima della sua applicazione in tutta Italia prevista per il 2027 - è il commento dell'assessore alla salute e politiche sociali, Mario Tonina -. Oggi, attraverso le Linee guida e le contestuali direttive all'Azienda sanitaria, vogliamo accompagnare la fase sperimentale, che si concluderà a dicembre 2026, prima dell'attuazione della riforma nazionale. Si tratta di un percorso che segna davvero un cambio di prospettiva, perché da un lato si punta a una semplificazione dei servizi, dall'altro si pone al centro dell'azione la persona e i suoi diritti. Fra le principali novità della Riforma, infatti, vi sono: la valutazione di base, multidimensionale, il Progetto di Vita personalizzato, l’accomodamento ragionevole e una maggiore attenzione all’inclusione scolastica.
                                            
                                            
                                            
                                            
                                            
                                                È un percorso impegnativo ma fondamentale per costruire un sistema più equo, inclusivo e attento ai bisogni di ogni persona e siamo orgogliosi di accogliere la sfida della sperimentazione, in rete con i tanti soggetti pubblici, privati, del terzo settore, del mondo del volontariato, che nel nostro territorio collaborano per una comunità sempre più inclusiva", conclude l'assessore Tonina.
Le Linee di indirizzo e le Direttive mirano a guidare la sperimentazione sul territorio provinciale, concentrandosi in particolare sulla valutazione di base, in carico ad Apss, e l'elaborazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato, che, sulla base di una valutazione multidimensionale, consente di individuare gli strumenti e i supporti necessari a rimuovere le barriere e favorire la partecipazione attiva e inclusiva della persona con disabilità nei diversi ambiti di vita.
La valutazione multidimensionale per l'elaborazione del progetto di vita: sarà in capo agli ambiti territoriali sociali con l'obiettivo di offrire un percorso di valutazione unitario (sociale, sanitario, scuola e lavoro) che semplifichi l’accesso ai servizi e integri i diversi livelli di sostegno.
Al centro ci sarà la persona: l'obiettivo è individuare gli strumenti e i supporti necessari a rimuovere le barriere e favorire l'attiva e inclusiva partecipazione della persona con disabilità nei diversi ambiti di vita.
Per garantire l'efficacia e la qualità del servizio, il provvedimento richiede che le Comunità di Valle si convenzionino tra loro in 6 macro ambiti territoriali. Si tratta di una riorganizzazione strategica sia per garantire la specializzazione degli operatori, sia per facilitare il rapporto con APSS attraverso la previsione di due ambiti per Distretto, sia, infine, per permettere anche alle Comunità più piccole di costituire l'équipe di valutazione multidimensionale necessaria. Modelli simili di articolazione territoriale sono già presenti in Provincia con le cabine di regia di Spazio Argento e gli ambiti di sperimentazione del progetto P.I.P.P.I.
Il documento è il risultato di un importante lavoro di condivisione coordinato dall'UMSE Disabilità e integrazione socio-sanitaria, guidata dal dott. Roberto Pallanch e con la fattiva collaborazione di sei rappresentanti delle Comunità (uno per ogni macro ambito), oltre all'Agenzia del Lavoro, al Dipartimento Istruzione e ad Azienda sanitaria per le rispettive aree di competenza.
Il provvedimento della Giunta accompagnerà la fase sperimentale, già avviata, che si concluderà il 31 dicembre 2026, verso la piena attuazione della riforma nazionale prevista per il 1° gennaio 2027.