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Emergenza Covid-19, Demagri (PATT): “In Trentino va integrato il sistema pubblico e privato”

venerdì, 13 novembre 2020

Trento – Integrare il sistema pubblico e privato per la gestione dell’emergenza Covid-19. “L’attuale periodo, con l’emergenza per la gestione del contagio da Covid-19 è certamente complesso e individuare situazioni efficaci non è semplice. Inoltre che questa fase di gestione dei pazienti affetti da Covid-19 sia critica per il nostro sistema sanitario provinciale purtroppo è ormai cosa nota e da parte nostra non c’è la volontà di colpevolizzare alcuno ma è invece nostro interesse che la Provincia possa mettere in atto azioni che riescano a evitare che il Sistema sanitario provinciale imploda”, spiega Paola Demagri (nella foto), consigliera provinciale PATT.

Paola Demagri -ospedale Valli del Noce“La Giunta – prosegue – sta tentando di attivare un processo di riorganizzazione dell’azienda ospedaliera trentina in base all’incremento dei soggetti positivi che necessitano di cure sanitarie. Le difficoltà sono molte perché si deve riuscire a trovare numerose soluzioni per il personale positivo al Coronavirus SARS-CoV-2, la riconversione dei reparti, la necessità di mantenere attivi alcuni servizi e le attività ad esso connesse. Ci sono anche enormi difficoltà anche per la gestione di alcune RSA, che hanno più del 50% di ospiti positivi e un’elevata assenza di personale a causa dei numerosi contagi tale da non poter garantire una turnistica a rispetto dei livelli minimi assistenziali”.

“La nostra richiesta alla Giunta provinciale – aggiunge – è legata al fatto che, poiché il sistema sanitario provinciale è organizzato fra pubblico e privato, si ritiene che in una fase emergenziale come questa è necessario che lo sforzo di erogare assistenza ai pazienti affetti da Covid-19 sia un compito di tutti. Ad oggi tuttavia vediamo che lo sforzo è richiesto soltanto al sistema pubblico, mentre il settore privato non è coinvolto, se non minimamente con pochissimi posti letto (circa 20) mentre le potenzialità del privato accreditato vanno ben oltre questi numeri”.

“Abbiamo chiesto alla Giunta – conclude Paola Demagri – se ritiene che anche il privato accreditato sia una componente importante del nostro sistema sanitario e che non faccia solo da corollario al sistema e se intende coinvolgere attivamente attraverso un’ordinanza le realtà private affinché accolgano nei loro reparti pazienti affetti da Covid-19. Speriamo che la Giunta si concentri sul risolvere l’emergenza, dando da subito disposizioni anche al fine di dirottare il personale della Sanità privata sulle APSP in difficoltà, anche perché a parere nostro è inutile occuparsi di accreditare le sale operatorie per Ortopedia e urologia e non curarsi invece di fare un’ordinanza per gestire l’urgente–ordinario”.



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