Non a caso appena lo 0,3% dei 66.781 casi di infortunio da Covid-19 registrate dall’ Inail in Italia riguarda l’agricoltura dove peraltro i mesi estivi e autunnali sono i più attivi con la raccolta di frutta, ortaggi, olio e la vendemmia secondo l’analisi della Coldiretti sulla base delle denunce complessive di infortunio al 31 ottobre 2020 che evidenzia come la percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività si sia verificata proprio nelle campagne.
"Si tratta dunque di un preoccupante duro colpo per gli agriturismi che – continua la Coldiretti – sono realtà già duramente colpite dalla crisi generata dalla pandemia con oltre 1 miliardo di perdite per le oltre 24mila strutture presenti in Italia nel 2020.
I limiti imposti per le festività di fine anno arrivano dopo che il primo lockdown ha azzerato le visite in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza praticamente totale degli stranieri che in alcune regioni rappresenta la maggioranza degli ospiti degli agriturismi. A rischio è un sistema che può contare su 24576 strutture con 493319 posti a tavola e 285027 posti letto e che lo scorso anno ha sviluppato un valore di 1,5 miliardi di grazie a poco più di 14 milioni di presenze, delle quali ben 8,2 milioni provenienti dall’estero, sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi al primo gennaio 2020".