Qualora, poi, dovessero essere introdotti appositi provvedimenti delle autorità amministrative locali che, in presenza di focolai di particolare gravità, vietino per un determinato periodo l’ingresso e/o l’uscita dal territorio del Comune interessato, anche per motivi di lavoro, viene chiesto di introdurre una specifica causale di accesso alla cassa integrazione, in analogia con il Decreto Agosto.
“Quanto al divieto di licenziamento per i datori di lavoro, fino al 31 gennaio 2021, - continua Cavallier– è necessario escludere da tale divieto le interruzioni dei rapporti di lavoro legate alla chiusura del cantiere nel settore delle costruzioni. Si tratta, infatti, di lavoratori che dopo essere stati assunti per una commessa determinata vengono licenziati per l'ultimazione della stessa, indipendentemente dalla situazione in cui si trova l'impresa”.
Cavallier sottolinea inoltre la necessità che sia riconosciuto il credito di imposta, di cui all’articolo 125 del cd. DL Rilancio, anche per i test sierologici e i tamponi, oltreché per la sanificazione e l'acquisto di dispositivi di protezione e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti. Con l’obiettivo, infatti, di contenere e contrastare la diffusione del Covid-19 e tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, molte imprese edili si sono attivate per eseguire, anche periodicamente, i test sierologici ed i tamponi alle proprie maestranze.
“Da ultimo – conclude il direttore di ANCE Lecco Sondrio – come Associazione auspichiamo l’introduzione di misure a sostegno delle imprese operanti nel comparto dei lavori pubblici, a sostegno della mancanza di liquidità generata dall’evento pandemico e a ristoro dei gravi danni subiti. In particolare occorre che siano riconosciuti alle imprese di costruzioni gli extracosti subiti in ragione dell’attuazione dei protocolli di cantiere “Anti-COVID”, comprendenti tutti i maggiori oneri, diretti e indiretti, compresi quelli da sottoproduzione del cantiere. Inoltre bisogna prevedere, per tutti i contratti in corso di esecuzione al momento di entrata in vigore del decreto, l’obbligo di effettuare i SAL ogni fine mese, anche in deroga alle previsioni di Capitolato (SAL mensili “emergenziali). Infine va previsto, anche “a regime”, che le stazioni appaltanti procedano all’adozione di SAL ogni fine mese, in linea con le prescrizioni comunitarie e considerato lo stato di grave crisi in cui versa il settore, aggravato dall’emergenza epidemiologica (SAL mensili “a regime”)”.