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Esine: in Appello confermata la condanna dell'ex primario

Giovanni Mazzoli avrebbe incassato soldi per saltare le liste di attesa, pena di 4 anni e 6 mesi

ESINE (Brescia) - Confermata in Appello la condanna a 4 anni e sei mesi di Giovanni Mazzoli, ex primario di Oculistica dell'ospedale di Esine che nel giugno 2023 era stato arrestato dai carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Breno (Brescia), guidata dal comandante Devis Kaswalder.
L'accusa è: concussione, peculato, truffa e falso.

Secondo l'accusa l'ex primario dell'ospedale di Esine, assistito dagli avvocati Luigi, Giordana e Giovanni Frattini, incassava dai pazienti 500 a 700 euro per far saltare le liste d'attesa e accelerare gli interventi di rimozione della cataratta, inoltre avrebbe visitato al poliambulatorio in regime di intramoenia facendosi pagare in contanti, omettendo di rilasciare fattura e appropriandosi di quote pubbliche dovute ad Asst Valcamonica.

L’ex primario ha risarcito Asst e le parti offese con circa 300mila euro complessivi e il Gup del tribunale di Brescia, che aveva riqualificato la concussione in induzione indebita, gli aveva inflitto lo scorso ottobre 4 anni e 6 mesi di reclusione e la confisca di 250mila euro. Il Procuratore Generale ha impugnato la sentenza e in Appello ha contestato nuovamente la concussione. Tesi accolta dalla Corte d'Appello, presieduta dal giudice Silvia Milesi che ha confermato 4 anni e 6 mesi di reclusione e incrementato la confisca a 400mila euro, di cui 50mila diretta. I legali dell'ex primario valuteranno ora il ricorso in Cassazione.
Ultimo aggiornamento: 20/06/2025 19:36:31

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