Ho chiesto lo stato di crisi del settore ma dal Governo, fino ad oggi, tutte le richieste sono rimaste inascoltate”.
Così Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, interviene in merito alla proroga dello stato di emergenza e alla crisi che sta investendo il settore del turismo.
“Il turismo ha sofferto in questi mesi una crisi senza precedenti: tanti hotel e strutture ricettive stanno chiudendo dopo mesi di difficoltà e si stanno perdendo migliaia di posti di lavoro anche tra agenzie di viaggio, guide turistiche e tour operator.
E proprio mentre si intravedeva un piccolo spiraglio di luce, ecco la decisione del Governo di prorogare lo stato di emergenza sino al prossimo 31 gennaio. Una scelta che categorie e opposizioni hanno scoperto dai giornali, e che temo impatterà in particolar modo sui viaggiatori business e corporate, gravando in maniera sempre più pesante sui nostri tre aeroporti lombardi, ovvero Malpensa, Linate e Orio al Serio, che ogni anno gestiscono un flusso di oltre 50 milioni di passeggeri”.
“L’esempio lampante dei potenziali effetti di questa proroga temo sarà Milano - continua l’esponente di Fratelli d’Italia -: una metropoli già indebolita dallo smart working e che ha bisogno di ripartire, che da sempre vive di turismo d’affari, con fiere, eventi business e meeting internazionali. E lo stesso vale per tutta la Lombardia, la cui vocazione globale risentirà fortemente dello stato di emergenza. Tutto questo è messo fortemente in pericolo dalla scelta del Governo sull’emergenza”.
“Le modalità di questo Governo lasciano perciò sempre più sbigottiti perché si intuisce mancanza totale di visione del futuro. Il problema reale è che da uno stato di emergenza il governo sta fornendo un esempio pratico dello stato di inconsistenza dell’intero Esecutivo: urgono interventi drastici a favore del settore, non misure inutili come il bonus vacanze, ma strategie strutturate e ragionate insieme alle associazioni di categoria” conclude Lara Magoni.