Ecco le considerazioni dell'architetto Santo Spavetti in merito a Lorengo: "Se l'Ente Anas dorme sarebbe opportuno un intervento per sollecitare la messa in sicurezza dell'imbuto subito visti i pericoli.
La risposta di Anas trasmessa al Comune ed al Prefetto, dove è stato coinvolto il sindaco mi lascia alquanto perplesso, in quanto sé è pur vero che il muro è instabile e va demolito è altrettanto vero che, a causa della strettoia sono successi parecchi incidenti (e non a causa del muro instabile) e se non ci sono stati lutti è stato veramente un miracolo, anche se si demolisce il muro tale pericolo inaccettabile permane se non si allarga la strada. Vista la modesta spesa necessaria, l'intervento risolutivo ritengo vada eseguito da Anas, è illogico che il sindaco abbia la responsabilità di far demolire il muro pericolante, in questo caso invece è evidente, dovrebbe essere Anas, secondo il buon senso, ad intervenire immediatamente sia per demolire il muro pericolante e allargare contestualmente la strada. Vista la pericolosità dello spigolo di immobile diroccato che entra nella strada, per impedire altri incidenti, occorre intervenire tempestivamente. I pericoli sono da risolvere immediatamente e contestualmente, anche perché se il muro cade nella sede stradale Anas ha l’obbligo di garantire la sicurezza, atteso che il muro è pericolante, come ammesso anche da Anas, se cade una parte di muro nella sede stradale e causa un incidente con vittime, ci sarebbero estremi per indagare per non aver rimosso il materiale crollato dalla sede stradale o non essere intervenuti ad eliminare il pericolo segnalato. Penso ci siano nel caso in esame, tutti i presupposti giuridici per chiamare in causa il gestore della strada, in caso di lacune nella sua manutenzione. L'articolo 14 del Codice della Strada, stabilisce gli oneri di Anas: “Gli enti proprietari, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono: a) alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi; b) al controllo tecnico della efficienza delle strade e relative pertinenze; c) alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta”. Nel caso della strettoia di Lorengo appare evidente che, nella probabile impossibilità della proprietaria ad intervenire con la celerità richiesta dal caso (per esigenza di permessi), debba essere l'Ente gestore della statale 42, a dover intervenire con sollecitudine a rimuovere l'incombente pericolo per tutelare l'incolumità degli utenti della strada statale 42, perché di fatto il manufatto pericolante invade la sede stradale, il crollo può avvenire in qualsiasi momento la strettoia non è idoneamente segnalata e la possibile area di crollo del muro è la carreggiata,dove circolano i veicoli, pertanto o Anas, se non vuole rimuovere il pericolo costituito anche dalla strettoia, deve impedire il possibile crollo nella sede stradale del muro, tramite idonea barriera protettiva, oppure transennare l' area di possibile crollo per il tempo necessario ad eseguire l’ intervento di demolizione e allargamento urgenti, in caso contrario ritengo che in caso di sinistro i danni sarebbero imputabili all'Ente strade. L'articolo 14 comma 4 inoltre cita: "Per le strade vicinali di cui all'articolo 2 comma 7, i poteri dell’ ente proprietario previsti dal codice della Strada sono esercitati dal comune", la statale 42 è statale, non vicinale, pertanto è Anas che deve adottare le misure necessarie per garantire la sicurezza della circolazione".