Roma - Gli operatori turistici ancora una volta denunciano mancanza di chiarezza e programmazione anche per quanto riguarda la stagione invernale. Il proseguimento del lockdown almeno per le prossime settimane - oltre alla mancanza al momento di un protocollo per aprire gli impianti sciistici - rischia di pesare non solo sulle prospettive per il Natale degli italiani ma anche sullo svolgimento della stagione invernale, cruciale per la sopravvivenza dei territori alpini italiani. E mentre oltre confine la situazione è indirizzata - solo l'Austria è in stand-by al momento ma con prospettive di inizio prima di Natale, in Svizzera l'apertura è già avvenuta e proseguirà nei prossimi weekend grazie al Piano di protezione redatto a fine ottobre col protocollo, in modo simile le stazioni francesi si aspettano un Natale sulla neve dopo il lockdown deciso da Macron - l'Italia anche nelle dichiarazioni delle istituzioni è completamente in alto mare.
"Tutto è legato all'andamento dell'epidemia, non si può pensare in questo momento alla programmazione della stagione", si continua a ripetere trasversalmente da parte di sindaci, governatori e membri della maggioranza di Governo, senza pensare alla drammatica situazione di un comparto chiave per l'economia del Paese.