Sulla scelta hanno pesato l'esperienza della Giornata mondiale della gioventù di Cracovia nel 2016 e l'approfondimento avviato dopo un delicato intervento chirurgico.
Quindi l'avvio del percorso in una scuola delle Dorotee a Milano, dove ha conosciuto da vicino la famiglia religiosa. "Il carisma della Beata Cocchetti, la fondatrice delle Dorotee di Cemmo - ha spiegato suor Loredana - mi ha affascinato, per la sua semplicità nel testimoniare Dio attraverso l’amicizia, la sua attenzione ai più piccoli, la lungimiranza e il coraggio. La penso come una donna “luminosa”. La stessa “luce” di chi ha incontrato il Signore - ha detto la religiosa - "che percepisco sui volti delle suore, ma anche in diversi laici, e in don Mario Bonomi, per anni parroco e importante guida".
Durante gli anni di noviziato e preparazione suor Loredana è stata vicino ai bambini, un’attività che già aveva intrapreso anni prima a Sellero, in una piccola ludoteca. Poi, quand’era a Milano, è arrivato il Covid, le scuole hanno chiuso, ma ha continuato a mantenere i contatti con i piccoli e si è inserita nella Caritas della zona, per distribuire cibo a chi in quei mesi era rimasto senza nulla. Poi è tornata a Cemmo per il noviziato e, oltre a dedicarsi allo studio, ha operato sia nella scuola dell’infanzia che nell’oratorio di Capo di Ponte e di Darfo.
Ieri la solenne professione e a breve suor Loredana e altre due religiose apriranno a Lumezzane (Brescia) una nuova comunità di suore di Santa Dorotea di Cemmo.
di Ch. P.
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