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Venerdì, 14 dicembre 2018

Quanti antenati tra Valle Camonica e Brasile: sotto i riflettori le richieste di cittadinanza italiana

Valle Camonica - La cittadinanza italiana fa gola a tanti, anche ai sudamericani e sembra che in Valle Camonica ci siano centinaia di antenati di persone che ora vivono in Brasile. Infatti alcuni Comuni, tra cui Ponte di Legno, Borno e Ossimo, hanno assunto un impegno di spesa per il servizio di approfondimento sui riconoscimenti della cittadinanza italiana "Iure Sanguinis".

Decine le richieste per ottenere la cittadinanza italiana e la residenza da parte di brasiliani, figli di camuni emigrati in Sudamerica.


Il caso che coinvolge anche la Valle Camonica è ora sotto i riflettori della giornalista Milena Gabanelli che nel viaggio italiano - dopo Ospitaletto Lodigiano - vuol far luce sulla quantità di richieste di cittadinanza e se tutto è in regola.


Per ottenere la cittadinanza italiana esistono principalmente tre strade: il matrimonio, la residenza per almeno 10 anni, e infine, in virtù di un Regio Decreto del 1912, si può dimostrare di avere avuto un avo italiano per rientrare nella cosiddetta normativa "iure sanguinis". Negli ultimi anni sono aumentate le richieste di cittadinanza, e quelle invocate in virtù di parentele più o meno remote sono in esplose. Prolifera un mercato di agenzie e intermediari, compreso qualche presunto truffatore, e sette Procure d’Italia hanno aperto procedimenti penali su una serie di illeciti legati allo ius sanguinis. In alcuni municipi è stato anche predisposto un regolamento con i presupposti generali per la presentazione della richiesta, in particolare: al fine del riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis è necessario che i discendenti dell’avo ed il richiedente non abbiano mai rinunciato alla cittadinanza italiana.

Ultimo aggiornamento: 14/12/2018 09:03:57
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