Avevamo scelto la domenica come data di avvio del lavoro proprio per arrecare meno disagi, visto che le attività sono già chiuse: non appena le condizioni meteo lo permetteranno l’intervento sarà riprogrammato”.
La potatura si è resa necessaria per motivi d’incolumità pubblica, a causa della presenza in chioma di abbondante frazione secca pericolante: da ciò deriva l’urgenza dell’intervento. La potatura sarà ordinaria, cioè non modificherà l’aspetto dei luoghi né tantomeno la morfologia e l’architettura della chioma.
Dal punto di vista tecnico, l’intervento prevede una potatura di contenimento a tutta cima della chioma (in altezza e laterale), mediante un taglio di ritorno e rimonda del secco. La potatura non farà altro che assecondare la tendenza fisiologica del platano, volta a sviluppare rami sull'ipotono, ovvero favorendone la crescita laterale e non più verso l'alto. Saranno inoltre posizionati tre intirantaggi dinamici (del tipo cobra) sulle tre branche per scongiurare la rottura o cedimento meccanico nel caso di raffiche di vento o di carico da neve. La scelta di utilizzate materiali dinamici permette di rispettare il regolare movimento delle branche senza irrigidirle o bloccarle.
“Le operazioni – spiega l’assessore Lucia Botticchio, che è anche dottore forestale – benché eseguite a fine giugno, quando l’albero è verde, non danneggeranno la fisiologia della pianta né apporteranno stress fisiologici. Per tutelare la corretta potatura e gestione dell’albero, seguendo i principi dell’arboricoltura moderna, l’Amministrazione comunale ha incaricato dell’esecuzione delle operazioni personale altamente qualificato, come arboricoltori certificati Etw (Europaean tree worker) nelle persone di Augusto Galletti e Giuseppe Ringhini”.