BRENO (Brescia) - La Comunità Montana di Valle Camonica prende posizione: Cividate Camuno non sarà esclusa dai Comuni montani.
La nuova classificazione dei Comuni montani prevista dal disegno di legge sulle aree montane predisposto dal ministero guidato da Roberto Calderoli prevede l'esclusione di 1000 Comuni "non montani" e tra questi figura Cividate Camuno.
I criteri adottati: 25% di superficie al di sopra dei 600 metri di quota e il 30% con una pendenza di almeno il 20%; secondo questi dati Cividate non rientrerebbe più nella categoria.
Nell'assemblea di ieri sera della Comunità Montana di Valle Camunità sono intervenuti sulla questione Luca Masneri, sindaco di Edolo, e il presidente Corrado Tomasi. Prima dell'assemblea alcuni amministratori parlando dal "caso Cividate Camuno" hanno dato alcune battute su funzionari del ministero ("ma questi conoscono la Valle Camonica"), sul ministro Calderoli che all'epoca dei raduni della Lega a Ponte di Legno frequentava la Valle Camonica.
Il sindaco di Edolo, Luca Masneri, è intervenuto durante l'assemblea e ha manifestato solidarietà al sindaco di Cividate Camuno Alessandro Francesetti (che ha già scritto una lettera al ministro Roberto Calderoli esprimendo perplessità e ha contattato l’Uncem) e chiesto una presa di posizione, mentre il presidente della Comunità Montana Corrado Tomasi ha evidenziato che si rischia un precedente pericoloso, anche per i Comuni limitrofi. Ha poi sottolineato che il disegno di legge prevede che chi fa parte di una Comunità Montana non sarà escluso e quindi Cividate rientrerebbe in questo contesto. "La legge sulla montagna - ha concluso Tomasi - è giusta, perchè esclude Comuni - ad esempio Roma e Genova - che non hanno nulla di montano e che per decenni hanno ottenuto contributi dallo Stato".
Ora si attendono i prossimi passi e una nuova conferenza Stato-Regioni sulla classificazione dei Comuni montani.
Ultimo aggiornamento:
23/12/2025 08:19:44