I rifiuti dispersi, fra l’altro, sono fortemente inquinanti e impiegano un tempo variabile da alcuni giorni a centinaia di anni prima di biodegradarsi.
La manutenzione dei contenitori, inoltre, richiede l’utilizzo di macchinari inquinanti e impattanti sulla natura oltre che di personale che, invece, può essere più utilmente impiegato in altre zone.
Una scelta in difesa della salvaguardia ambientale, dunque, che punta non soltanto sulla comprensione ma anche sul fattivo aiuto dei visitatori che troveranno nella zona un’ampia ed esaustiva cartellonistica che li aiuterà a comprendere la scelta e a farla propria, occupandosi di riportare a valle i propri rifiuti e a differenziarli correttamente nella vicina isola ecologica di Fazzon.
“Quel che stava nello zaino all’andata - spiega Francesca Tomaselli, sindaca di Pellizzano - potrà tranquillamente essere trasportato al ritorno. Questo aiuto, piccolo, che viene richiesto a ogni visitatore diventa un enorme aiuto collettivo all’ambiente. Il Lago dei caprioli - conclude Tomaselli - è un tesoro dal punto di vista naturalistico, paesaggistico e di biodiversità. Ed è un dovere dell’intera comunità salvaguardarlo nel migliore dei modi”.