Ciò nonostante è decisamente incoraggiante la presenza di diversi allevatori giovani, una risorsa importante per far proseguire nel tempo la fiera di Cogolo, senza dubbio una delle rassegne più affermate e seguite dell’intero arco alpino”.
Accanto alle variopinte bancarelle di ogni tipo che hanno invaso la strada principale del capoluogo della Val di Peio, l’attenzione di residenti e turisti è stata dunque ancora una volta calamitata dalla collaudata kermesse dei bovini, anche quest’anno proposta con una seguitissima premiazione serale. La rassegna che abbina il ritorno del bestiame dall’alpeggio, gli antichi mestieri ed i gustosi sapori di montagna, si è conclusa alla grande domenica 18 settembre con la colorita sfilata delle mucche rientrate dall’alpeggio e scortate da capre, cavalli ed altri animali domestici, nonché l’atteso “Palio delle Frazioni”: le squadre rappresentative dei 5 paesi della Val di Peio, in bellissimi vestiti di un tempo, si sono sfidati nella corsa con i sacchi e carriole, segagione a mano di un tronco di larice, taglio dei ceppi con accetta e la realizzazione di una precisa catasta di legna. Poi è stata la volta della scalata del palo della cuccagna, l’emozionante tiro alla fune e l’immancabile morra; grazie ad un’ottima prestazione corale, il Palio ed il prestigioso trofeo offerto dal Comune sono stati conquistati dalla collaudata formazione di Comasine, guidata da Giuseppe Penasa e dal capo frazione e consigliere comunale Pierluigi Pedergnana. La frazione nota per le antiche miniere di magnetite e per aver dato i natali al nonno ed al padre di Giacomo Matteotti, ha vinto per la decima volta lo speciale palio, precedendo Celledizzo e Cogolo (secondi a pari merito), Celentino e Peio Paese.
La Festa dell’Agricoltura, organizzata dal Consorzio Turistico Pejo 3000 con la fondamentale collaborazione del Comune di Peio ed Unione Allevatori della Val di Sole, è stata resa possibile grazie all’’intenso ed appassionato lavoro di numerosi volontari.