Al cuore dell’iniziativa ci sono soprattutto i più giovani, chiamati ad assumere una nuova consapevolezza del bosco visto non più come una risorsa da sfruttare quanto come un accentratore e catalizzatore di possibilità e benessere per la comunità.
“OssaNat rappresenta l’occasione di scoprire a fondo quella ricchezza che spesso tendiamo a sottovalutare”, spiega la sindaca di Ossana, Laura Marinelli (nella foto). “Tracce di biodiversità sono ovunque attorno a noi, per questo dobbiamo imparare a riconoscerle. La scoperta di questa complessità della natura è il primo passo per la tutela di quell’equilibrio che si pone alla base del nostro ecosistema e di cui i nostri giovani dovranno essere custodi in futuro”.
In una Val di Sole da tempo all’avanguardia nella realizzazione di buone pratiche di protezione e valorizzazione dell’ambiente, Ossana rappresenta il luogo ideale per lo sviluppo di questo tipo di iniziative. Per circa due terzi della sua superficie, infatti, il paese è interessato dalla Zona Speciale di Conservazione (area Natura 2000) Vermiglio – Folgarida, in cui si nascondono specie animali e vegetali caratterizzate da un altissimo valore ecologico. L’Istituto ENAIP, inoltre, si è dimostrato negli anni particolarmente attento alla valorizzazione della qualità dell’ambiente.
A caratterizzare il progetto OssaNat, infine, è la sua stessa concezione teorica basata sui principi della citizen science, un paradigma di studio e apprendimento che ruota attorno all’interscambio tra pubblico ed esperti. Lo schema consente così alle persone di trasformarsi in operatori attivi, capaci di imparare prima di tutto dall’esperienza. Diventando al tempo stesso cittadini consapevoli del loro ruolo nella protezione dell’ambiente e della biodiversità.