Sulla tuta ha un cuoricino con la scritta Princy4Ever. “E’ il ricordo di Claudio Princivalle, mio mentore agonistico e pioniere della Mtb a Verona con le sue Princycles. Era il 1985”.
GLI ALTRI TITOLI
Tornando alle categorie maschili il ceko Rostislav ha centrato il titolo iridato nella categoria 35-39 dove l’argento è andato a Werdell (+2.86) e il bronzo al neozelandese Nathan Rankin (+5.42). Quinto l’italiano Manuel dal Pozzo staccato di 18.18. “Sono ultrafelice, è stata una bella gara - commenta il Ceko -. Non mi aspettavo di staccare il miglior tempo. E’ una bella sorpresa arrivata su una pista fantastica”.
Il francese Oliver Nicole ha vanamente cullato il sogno di essere l’uomo più veloce della gara. Si aggiudica la categoria 30-34 davanti al portoghese Daniel Pombo Pereira (a 10.71) e al canadese Adam Mantle (a 11.66). Decimo l’italiano Federico Giubilato (a 17.38). “Onestamente mi aspettavo di più - confessa il transalpino - ero convinto che l’asticella per l’oro fosse sui quattro minuti. In alto la pista si è bagnata per la pioggia e vedersi battere per 24 centesimi non è il massimo. Ma sono contento del risultato e soprattutto per i numerosi francesi che mi hanno incitato lungo il percorso”.
Nella categoria 40-44 oro al piemontese Paola Alleva, di Vercelli. Ha chiuso in 4:12.58 davanti al francese Orre Raymond (+4.26) e l’irlandese Michael Cowan (+8.71). “E’ stata una gara dura - commenta l’azzurro -. la pista era polverosa e ho dovuto cambiare un po’ di linee nella parte centrale di gare. E’ andata bene”. Sinora vantava 11 titoli italiani Master, due titoli europei e un bronzo Mondiale 2015.
Lo spagnolo Ramon Figueras Bernandes si è aggiudicato il titolo 45-49 in 4:25.02 davanti alla coppia di francesi Stephane Routin (+2.83) e Nicolas Vaxelaire (+3.32). Nono l’azzurro Stephane Fia (+18.60). In quella 55-59 sul podio sono saliti lo svizzero Beinot Fellay (4:46.85), il francese Eric Delsouiller (+15.46) e dall’austriaco Max Schuster (+25.13).
Il reggiano Ernesto Pedroni si è riconfermato Campione del Mondo tra i 60-64enni (5:50.14) davanti all’altro azzurro Riccardo Vignetti (+14.34) e allo spagnolo Juan Vincente Blazquez (+37.19). “Mi sono allenato poco – spiega – ma è meglio così, questa è una pista che ti toglie la vita, solo provandola tre volte non hai più fiato”. Tra i +65 oro al canadese John Rideout in 7.27:89.
La più veloce in assoluto nella gara femminile è stata la francese Claire Blondeau (5:19.90), oro nella categoria 35-39 anni davanti alla spagnola Ruth Castro Sola (+1:15.03) e alla svizzera Yvonne Birker (1.35.43). Seconda più veloce l’austriaca Birgit Braumann (5:22.96) che ha dominato la categoria 40-44 davanti all’italiana Giuliana Gollini (+1:41.45). L’ideale bronzo della velocità donne è della svizzera Alice Kuhne con 5:38.58, tempo che le ha garantito l’oro nella categoria più giovane 30-34 con un vantaggio di appena tre secondi e otto centesimi sull’azzurra Federica Amelio. Bronzo alle ceka Dominika Durkatova. L’ultimo titolo iridato è andato alla francese Marilyne Bisson (10:05.43) che ha battuto la statunitense Lillian Pfluke (+1:41.59) nella categoria 55+.
Con la gara di downhill vanno in archivio i Mondiali Masters, in primi organizzati in Italia e coronati da grande successo, con la squadra italiana grande protagonista in pista.