PASSO TONALE (Trento) -
"La nostra amicizia può essere un esempio per chi oggi combatte, in Ucraina, a Gaza e in altre zone del mondo".
È il messaggio della
48esima Festa della
Fratellanza che si è svolta oggi a
Passo Paradiso.
Centinaia di persone hanno raggiunto il Presena, dove è stata combattuta la
Prima Guerra Mondiale per la festa della Fratellanza, nata nel 1977 per volontà di
Emilio Serra e di
Kurt Steiner e oggi portata avanti da Achille (figlio di Emilio), con l'obiettivo di ricordare coloro che persero la vita tra le vette del Trentino e della Lombardia, per riflettere sul valore dell’amicizia, oltre i confini, al di là delle bandiere e per rinsaldare l'amicizia tra popoli e comunità.
In particolare tra Vermiglio e Mitterndorf: nell'agosto del 1915 donne, bambini e anziani del paese dell'Alta Val di Sole furono costretti a lasciare le loro case e i loro affetti, vennero deportati a Mitterndorf, molti morirono e chi tornò trovò un paese distrutto.
Oggi centinaia di persone sono salite al Presena per partecipare alla 48esima festa della Fratellanza: poco dopo le 10 da Capanna Presena ha preso avvio la
sfilata (nel video sopra) con decine di gruppi in uniforme, assieme alle autorità e a semplici cittadini, accompagnati dal Coro “Santa Maria Assunta” di Tassullo che hanno raggiunto il monumento della Fratellanza a Passo Paradiso.

Tra le autorità erano presenti il sindaco di Vermiglio
Michele Bertolini, Thomas Jechne sindaco di Mitterndorf, sindaci e amministratori locali della Val di Sole, l'assessore provinciale
Simone Marchiori, l'assessore regionale
Carlo Daldoss, l'ex assessore provinciale
Lorenzo Ossanna, Franco Panizza del Patt, il comandande della Compagnia carabinieri di Cles, Maggiore
Guido Quatrale e il comandante della Stazione carabinieri di Vermiglio, i comandanti della Tenenza della Guardia di Finanza di Cles e della Polizia di Stato di Malé, poi in divise d’epoca, i rappresentanti dei gruppi Kaiserschützen, Kaiserjäger e Standschützen, delle compagnie Schützen, della Croce Nera Austriaca, decine di gruppi Alpini del Trentino e della Lombardia, delle associazioni ex Combattenti, carabinieri in congedo e delle associazioni di volontariato della Val di Sole e della Valle Camonica.
La Festa della Fratellanza è stata ricordata da
Achille Serra, figlio dell'ideatore della manifestazione:
"Pone le basi sull'amicizia tra popoli che va al di là di ogni appartenenza e di ogni confine".
Il sindaco di Vermiglio,
Michele Bertolini (
nel video sotto) ha posto l'accento sul significato di questa giornata,
"Oggi, su queste montagne, italiani e austriaci rappresentano una famiglia unita: un tempo nemici, oggi testimoni di unità e di umanità. Siamo qui per non dimenticare il passato e per rendere un grande omaggio al futuro, che vogliamo sia di pace. È un messaggio che da queste vette si alza forte e chiaro, ricordandoci che la pace è un impegno che appartiene a ciascuno di noi"; ed ha concluso con un messaggio
a "restare umani, a trasmettere alle nuove generazioni, il valore dell'amore, della fratellanza e della pace".
Invece
Thomas Jechne, sindaco di Mitterndorf, oltre a ricordare i tragici eventi della Prima Guerra Mondiale e il legame con Vermiglio, suggellato dal gemellaggio nel 2024, ha invitato a "
costruire ponti".

Sono intervenuti l'assessore provinciale
Simone Marchiori e l'assessore regionale
Carlo Daldoss che hanno ribadito l'importanza della
Festa della
Fratellanza. “La presenza di tante persone, di tanti sindaci e rappresentanti delle istituzioni, degli Alpini e degli Schützen, delle associazioni combattentistiche italiane e austriache, dimostra che questa celebrazione è diventata un punto di riferimento fondamentale – ha detto l’assessore provinciale alla promozione della conoscenza dell’Autonomia,
Simone Marchiori - proprio qui, dove un tempo la guerra ha lasciato ferite profonde, oggi si rinnova un impegno comune: non dimenticare gli orrori del passato e custodire il valore della pace. La storia ci insegna che la pace non è mai scontata, e le tensioni che attraversano il mondo ci ricordano quanto sia fragile. Per questo serve il coraggio del dialogo, che trasforma la memoria in costruzione, il dolore in impegno, la distanza in rispetto”.
Il parroco di Vermiglio
don Enrico Pret ha celebrato la Santa Messa al monumento della fratellanza e durante l'omelia ha citato l'impegno di ognuno di noi per la pace ed evidenziato che la cerimonia odierna è anche "un momento di pacificazione".
"Rispetto a cento anni fa - ha evidenziato - la società è più fragile, però tutti insieme dobbiamo aiutare le nuove generazioni come è accaduto in passato".

Pace, amicizia e solidarietà hanno risuonato durante la cerimonia a Passo Paradiso, che si è conclusa con la deposizione della corona al
monumento della
Fratellanza, opera 48 anni fa di Emilio Serra.