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Pronto soccorso di Cles: approvata la mozione Demagri

Il documento della consigliera di Casa autonomia, emendato, ha ottenuto l'unanimità

CLES (Trento) - Approvato in forma emendata il documento della consigliera Paola Demagri (Casa autonomia) in merito al Pronto soccorso di Cles

Mozione Demagri - La consigliera Paola Demagri (nella foto) ha presentato un documento per avviare un piano di potenziamento del Pronto soccorso di Cles. La mozione della consigliera di Casa Autonomia, approvata all’unanimità nella forma emendata in accordo con l’assessore competente, impegna la Giunta a definire uno studio di fattibilità finalizzato a valutare il potenziamento strutturale e funzionale del pronto soccorso dell'ospedale di Cles; a valutare conseguentemente l'individuazione delle risorse economiche eventualmente necessarie e la definizione del relativo cronoprogramma delle attività; a prevedere che l'Azienda sanitaria coinvolga attivamente la direzione medica dell'ospedale di Cles nelle attività propedeutiche alla progettazione e a dare opportuna informativa al personale medico e infermieristico nonché ai rappresentanti della comunità interessata.

Il parere della Giunta: l’assessore Mario Tonina ha sottolineato come il tema delle code al Pronto Soccorso e quello dei tempi di attesa per le visite sono sotto la lente fin dal suo insediamento. Ma mentre per le liste di attesa sono stati fatti dei passi avanti l’affollamento del Pronto Soccorso pare non arrestarsi, addirittura con un 6% di accessi in più all’anno. Serve una gestione diversa dei codici, ha aggiunto, ammettendo con rammarico di non essere riuscito fino ad ora a risolvere, ma di intendere proseguire il lavoro e sistemare il problema entro la fine del mandato. L’apertura delle case di comunità nella primavera prossima potrebbe avere dei risvolti positivi: certamente questo tema sarà uno dei primi che intendo affrontare con il dirigente sanitario che si insedierà la settimana prossima in Azienda. Ha poi annunciato un emendamento condiviso con Demagri e confermato che la realizzazione della riqualificazione della sala di attesa del Pronto Soccorso di Cles che sarà inserita nell’ambito delle risorse in assestamento con il completamento dell’opera entro il 2026.

Il dibattito - Il consigliere provinciale Carlo Daldoss (Civica) ha definito quello posto dalla collega un tema sentito e le istanze segnalate assolutamente realistiche. L’auspicio è che si concretizzi un impegno vero, anche sollecitando i responsabili territoriali ad affrontare assieme questa grave criticità attraverso al stesura di un cronoprogramma. In via generale, sui pronto soccorso, ha aggiunto che l’aumento degli accessi non idonei si potrebbe limitare attraverso l’aumento dei ticket. Francesco Valduga (Campobase) ha premesso il chiaro e convinto sostegno alla mozione di Demagri.
C’è un tema politico, ha proseguito, che è quello sollevato dal consigliere Daldoss: prima di parlare del ticket, c’è però quello dell’appropriatezza. A monte dovremmo fare una riflessione su una diversa organizzazione della governance della sanità, immaginando la creazione di più punti di riferimento che consentano alle persone di limitare il ricorso al ps.
Anche Daniele Biada (Fratelli d’Italia) ha espresso un plauso per il documento presentato dalla collega, da cittadino e da ex sindaco, prima che da consigliere provinciale. La tematica contenuta nel documento è assolutamente nota e crea non poche criticità. Auspico che venga accolta e che partano a breve i lavori per il miglioramento della situazione, ha osservato. Un tema molto sentito e affrontato più volte, ha osservato
Stefania Segnana (Lega) che ha ricordato tra le altre iniziative realizzate una bozza di accordo del settembre 2019 che prevedeva il coinvolgimento dei medici nella gestione dei codici bianchi e verdi e nel 2020 un incontro con il sindaco di Cles per verificare come poter potenziare il Pronto Soccorso di Cles. Erano state fatte delle ipotesi ed erano state elencate delle esigenze, poi il Covid ha rallentato tutto, ha osservato. Il tema va dunque assolutamente affrontato e va seguito.
Per Paolo Zanella (PD) il tema ha a che fare con la differenza tra chiacchiere e sostanza e sull’assenza di una vera pianificazione: il riferimento è a quella che ha definito la “copertina di Linus del punto nascite” a suo avviso inutile o all’apertura di posti di terapia intensiva. Dobbiamo programmare e pianificare prima dell’apertura delle Case di comunità, altrimenti poi le cose che servono non si fanno. La riflessione generale che noi chiediamo da cinque anni serve eccome. Anche per Claudio Cia (Misto) servirebbe una visione d’insieme, ma il problema è che la visione di insieme non si costruisce in poco tempo, mentre la sanità si distrugge in un batter d’occhio. Andiamo a vedere quando è iniziato tutto questo, ha suggerito, perché il problema dei pronto soccorsi ha radici lontane. Va bene avere sale belle grandi e accoglienti ma il tema vero è quello della carenza di personale sanitario e la diversa e più farraginosa modalità di accesso al medico di base. Ci sono tanti fattori che hanno portato ad un accesso improprio delle persone al ps ed è qui che dovremmo riuscire a trovare una risposta, mettendo inseme tutti gli sforzi e le risorse per costruire una visione e tracciare un percorso efficiente.

Replica - La consigliera Paola Demagri ha ringraziato i colleghi per gli interventi e per le argomentazioni. Certo, è importante non rimanere ancorati solo all’aspetto strutturale, un pronto soccorso evidentemente funziona bene se ci sono contesti logistici adeguati, ma sopratutto se ci sono professionisti idonei, in un tutto fluido e coerente, con l’obiettivo della salute e del benessere dei cittadini. La mozione non aveva finalità denigratoria nei confronti delle iniziative e degli interventi passati, il tema non ha colore politico, è di tutta la cittadinanza.
Ultimo aggiornamento: 11/09/2025 13:56:30
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