CLES (Trento) - Quello appena concluso è stato un finesettimana ricco di momenti importanti, e anche emozionanti, per il Comune e la comunità di Cles.
Si è aperto per la prima volta il sipario del rinnovato cinema teatro. Dopo il taglio del nastro all’ingresso dell’edificio, i tanti presenti si sono potuti accomodare sulle nuove poltroncine e assistere a un confronto simpatico e intriso di aneddoti, durante il quale sono state ripercorse le varie tappe che hanno portato “a nuova vita” la struttura.

Sul palco la sindaca Stella Menapace, il vicesindaco Vito Apuzzo, l’assessore ai lavori pubblici Aldo Dalpiaz, l’esperto cinematografico Michele Bellio, che sarà ancora alla guida della gestione del cinema teatro, l’ex sindaco di Cles Ruggero Mucchi e il parroco don Renzo Zeni, moderati da Lorenzo Ferrari.
In chiusura, la sindaca ha anche annunciato l’inizio dei lavori per la realizzazione della variante est di Cles: mercoledì 12 novembre prenderà il via il cantiere dell’importante opera della tangenziale.
Dopo un momento conviviale, spazio quindi all’evento curato dalla Fondazione Cassa Rurale Val di Non-Rotaliana e Giovo con un talk insieme alle attrici di “Vermiglio” e a seguire la proiezione del film.
«È stato un evento di fondamentale importanza per la comunità di Cles – commenta Vito Apuzzo, assessore alla cultura e vicesindaco –. Sia dal punto di vista culturale (l’amministrazione ha già provveduto a pianificare una stagione di danza e teatro sin dal mese di novembre), sia per la funzione sociale della struttura, quale luogo di ritrovo, di svago, di libero scambio di idee, di confronto e di condivisione di emozioni, soprattutto per il mondo dei giovani».
«Questo luogo non è solo un edificio, per molti di noi è un pezzo di memoria ed è parte della nostra storia – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Aldo Dalpiaz –.
Oggi, al termine di questi lavori di ristrutturazione, abbiamo voluto restituirgli il ruolo che merita: un luogo di cultura, di emozioni e di comunità».
Domenica mattina, invece, con gli intermezzi musicali del Corpo Bandistico Clesiano, si è celebrato il “ritorno” della statua di San Giovanni Nepomuceno all’esterno della chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta.
Preziosa la presenza dell’artista David Gasser, il quale si è occupato dell’assemblaggio delle parti recuperate della statua e della ricostruzione della testa, che dopo l’incidente di 77 anni fa, in cui un autocarro in manovra distrusse il monumento, non fu più trovata.
«Dobbiamo ringraziare le due famiglie che hanno custodito le parti della statua dal 1948 fino al restauro degli ultimi tre anni – evidenzia l’assessore Dalpiaz –. All’inizio pensavamo che il Nepomuceno non si sarebbe potuto rimettere a posto, poi tutta la giunta ha seguito l’allora sindaco Ruggero Mucchi e il progetto si è realizzato. È lui da ringraziare».
«Questo momento – sono le parole del vicesindaco Apuzzo – rafforza ancor più il senso di comunità, nel ricordo di ciò che la borgata di Cles è stata e di quello che potrà diventare, sempre rivestendo un ruolo di primo piano e ad ulteriore dimostrazione dei forti legami da sempre intercorsi con la grande cultura sia italiana che mitteleuropea».
Sulla stessa lunghezza d’onda è il pensiero della sindaca Menapace: «È stato un fine settimana ricco di appuntamenti che hanno saputo raccontare la vitalità e il senso di comunità di Cles. Con l’inaugurazione del nuovo cinema teatro e della statua di San Giovanni Nepomuceno, restituiamo alla nostra cittadina una parte della memoria storica a cui siamo profondamente legati».
Il cinema teatro tornerà così a essere un luogo di esperienze e di condivisione, mentre la statua, collocata sul più ampio sagrato, rievoca un monumento che ha accompagnato la vita di Cles fino al 1948.
«Nello stesso fine settimana abbiamo celebrato anche il 40° anniversario del Corpo dei Nuvola, una presenza costante e fondamentale per la nostra comunità, con volontari sempre disponibili e generosi nel loro servizio – aggiunge in conclusione la sindaca –. Altro momento significativo è stata l’inaugurazione della mostra fotografica “Cosa mi fa stare bene, cosa mi fa stare male”, allestita nell’atrio del municipio: un progetto in cui gli studenti di alcuni istituti superiori hanno espresso attraverso la fotografia le proprie emozioni, positive e negative. Cles dimostra ancora una volta di essere un luogo di incontro e di dialogo tra tante realtà del nostro territorio».