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Il Natale di Padre Kino e il presepe di Predaia

La mostra è stata inaugurata a Palazzo Trentini

TRENTO - A Palazzo Trentini inaugurata la mostra “Il Natale di Padre Kino e il presepe di Predaia
È stata inaugurata oggi a Palazzo Trentini la mostra dedicata a Padre Eusebio Francesco Chini, missionario trentino di fama mondiale, nell’anno del 380° anniversario della sua nascita. L’allestimento, che unisce arte, tradizione e memoria storica, presenta la grande tela di Luigi Ballarin e le sue opere ispirate ai racconti scritti da Mauro Neri e il presepe in cirmolo realizzato da Livio Recla, insieme all’albero di Natale donato dall’ASUC di Segno e decorato dalle scuole per l'Infanzia insieme ai residenti dell'APSP Casa di Soggiorno Anaunia. La mostra, frutto della collaborazione tra numerosi enti e istituzioni, sarà visitabile fino al 18 gennaio 2026.

La magia del Natale si è accesa a Palazzo Trentini con l’inaugurazione della mostra dedicata a Padre Eusebio Francesco Chini, missionario trentino di fama mondiale, nel 380° anniversario della sua nascita. Un’esposizione che racconta, attraverso le opere di Luigi Ballarin, ispirate ai racconti dell’autore Mauro Neri, la vita del missionario trentino “Padre Kino”.

Il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini ha accolto i visitatori presentando l’opera del maestro Luigi Ballarin, che immagina il presepe come Padre Kino avrebbe potuto raccontarlo ai popoli nativi del Messico e dell’Arizona: una capanna nel deserto, i costumi locali, gli animali simbolici e i capi tribali al posto dei Magi. Un racconto semplice e potente, capace di unire culture lontane. Soini ha ricordato l’importanza di valorizzare, negli spazi di Palazzo Trentini, il territorio trentino e il lascito culturale di padre Kino, figura di ingegno e dialogo.

La sindaca di Predaia, Giuliana Cova, ha portato il saluto del suo territorio – terra natale del missionario – parlando del contributo dell’ASUC di Segno, che ha donato l’albero di Natale, e dell’artista Livio Recla, autore del presepe tradizionale in legno di cirmolo.
Ha inoltre ringraziato l’assessora Ilaria Magnani e la consigliera Ivana Rizzardi per l’impegno portato avanti nel progetto che ha coinvolto sette scuole dell’infanzia e la Federazione delle Scuole Materne e l’APSP Casa di Soggiorno Anaunia.

Il presidente della Fondazione Chini, Alberto Chini, ha sottolineato la forza evocativa della figura del missionario e il valore del percorso intergenerazionale nato dalla mostra “Io Kino”, che ha unito bambini e anziani nella creazione degli addobbi. Ha ricordato le tre statue identiche dedicate a Padre Kino, donate dai cittadini di Tucson, simbolo del ponte culturale che egli seppe costruire. Lo scrittore Mauro Neri ha ripercorso la vita del missionario, evidenziandone la sensibilità verso i popoli nativi e il contributo nel promuovere visioni più illuminate presso la corte spagnola. Ha richiamato il legame di Kino con Trento e il suo messaggio di pace, espresso anche nei tentativi di conciliazione tra Apache e Pima.

L’artista Luigi Ballarin, infine, ha presentato la grande tela di 3,60 × 2,40 metri dedicata al presepe “nel deserto di Kino”, spiegando come la sua opera intenda rendere omaggio a un uomo che ha tracciato “vie di luce e di pace”. Ha ricordato il sostegno della curatrice Silvia Vernaccini e la volontà di creare opere che avvicinano, concepite per essere toccate. La cerimonia è stata accompagnata dal coro giovanile della Scuola Musicale “C. Eccher – G. Gallo”, che ha contribuito a creare l’atmosfera natalizia anche attraverso alcune interpretazioni originali dei classici.
All’inaugurazione, tra le altre autorità, erano presenti in consiglieri provinciali Paola Demagri; la vicepresidente Mariachiara Franzoia; Francesca Parolari e Francesco Valduga e il presidente della Comunità di Valle della Val di Non, Martin Slaifer Ziller.

Oltre alla grande tela, la Sala Winkler ospita altre opere tratte dalla raccolta “IO, KINO. Diario immaginario dell’Apostolo dei Nativi d’America”, che raccontano l’attività del missionario, esploratore e cartografo, primo europeo a descrivere la peninsularità della Bassa California. Nell’atrio sono esposti l’albero di Natale donato dall’ASUC di Segno – addobbato da scuole, case di riposo e associazioni della Val di Non – e il presepe scolpito da Livio Recla.

La mostra è visitabile fino al 18 gennaio 2026, dalle 10 alle 18 (chiusa il 25 e 26 dicembre, il 1° e il 6 gennaio). L’evento è promosso dalla Presidenza del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione della Fondazione Museo Storico del Trentino, della Fondazione ETS P. Eusebio F. Chini, del Comune di Predaia, del Consolato Generale del Messico a Milano e della Scuola di Musica Celestino Eccher.
Ultimo aggiornamento: 05/12/2025 21:25:25

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