-

Cartiere trentine: alta adesione allo sciopero per il contratto

Nei maggiori siti produttivi oltre il 90% di astensione. Slc: protesta per un rinnovo dignitoso

TRENTO - E’ stata alta l’adesione allo sciopero di quattro ore indetto oggi da Slc Cgil, Uilcom e Ugl per il rinnovo del contratto nazionale dei cartai scaduto da oltre un anno e che in provincia riguarda circa 1.500 addetti.
Nei maggiori impianti della provincia, cioè cartiere di Riva, Arco, Varone, Arconvert, Scurelle l’adesione è stata pari al 90% con impianti di macchine continue ferme (nella foto la protesta alla Fedrigoni di Arco).

Lavoratori e lavoratrici si sono fermate in Trentino come nel resto d’Italia, le ultime quattro ore di ogni turno, per dare slancio alla trattativa che deve arrivare in porto il prima possibile con un rinnovo che sia in linea con le richieste delle maestranze.

Le trattative si sono interrotte il 17 settembre scorso, quando Assocarta e Assografici hanno fatto una proposta economica che le tre sigle hanno dichiarato “irricevibile”: 190 euro contro la richiesta sindacale di 311, calcolati al livello medio professionale, per recuperare il potere di acquisto. “Chiediamo aumenti veri e stabili in busta paga”, ha ribadito fuori dai cancelli della Fedrigoni di Arco Antonio Mele, che segue il comparto per Slc Cgil.

La proposta della parte datoriale è molto al di sotto delle aspettative, soprattutto se pensiamo ad alcune caratteristiche specifiche del settore: lavoro a ciclo continuo, turni pesanti anche di notte, mansioni usuranti e rischi elevati. Oltre al tema del salario, c'è sul tavolo una proposta per la revisione del sistema dell'inquadramento professionale. Oggi per lavorare in cartiera occorrono titoli professionali specifici e competenze estremamente performanti, che è opportuno vengano valorizzati nel nuovo contratto.
Ultimo aggiornamento: 17/12/2025 16:38:30

POTREBBE INTERESSARTI

ULTIME NOTIZIE