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Coldiretti in piazza per un'Europa diversa

Dal Trentino centinaia di agricoltori stanno raggiungendo Bruxelles

TRENTO - Gli agricoltori trentini della Coldiretti scendono in piazza a Bruxelles per chiedere a gran voce un’Europa diversa, più democratica e vicina alle esigenze di cittadini e imprese. Una nutrita delegazione, guidata dal presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige, Gianluca Barbacovi, parteciperà domani, giovedì 18 dicembre, alla mobilitazione promossa dalla Coldiretti nazionale con migliaia di contadini e allevatori da tutta Italia.

La posizione espressa dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla necessità di firmare l’accordo Mercosur solo quando includerà adeguate garanzie di reciprocità per il settore agricolo risponde alle preoccupazioni avanzate sui rischi connessi all’intesa non solo per le imprese agricole ma anche per la salute di tutti i cittadini consumatori.

E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’esprimere soddisfazione per le parole della premier nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue, chiamato a pronunciarsi sul discusso patto commerciale con i Paesi sudamericani. “Una posizione importante per avviare un confronto europeo che rimetta al centro i settori produttivi, partendo dalla loro conoscenza e dalle effettive necessità – aggiunge Prandini -.
La reciprocità, essenziale nell'accordo Mercosur, deve diventare imprescindibile in tutti i futuri patti economici e commerciali che l’Unione andrà a sottoscrivere”.

"In assenza di condizioni paritarie, garantite dal principio di reciprocità delle regole – ricorda il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi (nella foto) - si spalanca la strada a una concorrenza sleale che penalizza gli agricoltori europei, sacrificati a favore di altri interessi commerciali, e si aumentano anche le potenziali minacce per la salute dei cittadini consumatori. L’intesa ignora completamente il divario tra gli standard produttivi europei e quelli in vigore nei Paesi Mercosur, dove nei campi si continua a utilizzare in larga misura molecole da anni bandite nell’Unione europea".

Ma sono importanti anche le dichiarazioni della Premier sul fatto che la proposta di bilancio avanzata dalla Commissione Von der Leyen presenta “criticità evidenti”, a partire dalla creazione di un fondo unico che taglia i fondi Pac, con l’invito a “non sacrificare le politiche che toccano il benessere dei nostri agricoltori” dalle quali “dipendono la manutenzione dei nostri territori e la nostra sovranità alimentare in tempi di minacce ibride che coinvolgono anche il cibo”.

Siamo in piazza contro la deriva autocratica della Von der Leyen - aggiunge Barbacovi - Chiediamo siano restituiti i 90 miliardi sottratti alla Pac per pagare bombe e carri armati. In migliaia domani ricorderemo ai tecnocrati di Bruxelles che contro i contadini non si governa. L'accorpamento dei fondi Pac è una proposta folle, partorita da chi risponde ormai solo a se stessa".

Per questo migliaia di agricoltori della Coldiretti saranno domani, giovedì 18 dicembre, in piazza a Bruxelles, con una grande manifestazione per cambiare l’Europa e chiedere un’inversione di rotta rispetto alla deriva tecnocratica della Commissione Von der Leyen. In partenza anche la delegazione del trentino Alto Adige, con oltre 100 agricoltori che si uniranno al corteo.
Ultimo aggiornamento: 17/12/2025 17:58:31

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