Un messaggio che sta ormai lentamente entrando nella quotidianità di tutti, lo dimostrano i dati relativi alle attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere che danno conto di un aumento degli accessi ai servizi antiviolenza dell'11% dal 2019 al 2020, con una propensione delle donne a contattare il Centro Antiviolenza, il servizio che offre un supporto specifico e specializzato, focalizzato esclusivamente sulle situazioni di violenza.
Stampata anche la quarta edizione del Report: azioni e interventi per le donne vittime di violenza, pubblicazione dedicata agli operatori che quotidianamente si trovano ad accompagnare donne vittime di violenza di genere. È uno strumento di lavoro per i professionisti che affrontano queste situazioni, ma è anche una rappresentazione della ricchezza della rete delle Istituzioni e degli Enti del terzo settore che è presente nel nostro territorio. Il Report verrà inviato a tutti i professionisti coinvolti nel contrasto alla violenza e nel supporto alle donne vittime.
Fra le azioni messe in campo dalla Provincia vi è il programma di formazione, portato avanti dall'Ufficio pari opportunità e inclusione, insieme ad IPRASE, Soprintendenza per i beni culturali e TSM, da realizzare nelle scuole del territorio provinciale con l’obiettivo di formare il personale scolastico sul tema della violenza assistita, ovvero di tutte quelle situazioni nelle quali la violenza verso le donne coinvolge anche i loro figli.
All’interno delle attività svolte nell’ambito dell’Euregio, il gruppo di lavoro sulle pari opportunità ha lavorato ad una campagna di sensibilizzazione che consiste in un segnalibro con messaggi di donne di spicco che sarà simbolicamente donato l'8 marzo a tutte le donne che si recheranno in una farmacia dei tre territori, Tirolo, Alto Adige e Trentino. Nel dettaglio oggi saranno distribuiti 16.900 segnalibri in 169 farmacie del Trentino.
Da ricordare anche la legge 3, approvata dal Consiglio provinciale a inizio febbraio, che prevede un assegno di autodeterminazione per le donne che hanno subito violenza: al riguardo gli uffici provinciali sono al lavoro per definire la disciplina che permetterà l’erogazione dell’assegno.
Il Gruppo di lavoro sulla medicina di genere sarà reso operativo nel corso dei prossimi mesi, con la collaborazione di Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Consulta provinciale per la Salute, Università degli Studi di Trento e la Commissione provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo.
Progetti e finanziamenti
In relazione alle attività di promozione e sensibilizzazione sulle pari opportunità tra donne e uomini, i progetti annuali finanziati nell’ambito delle pari opportunità sono stati 14, di cui 4 purtroppo bloccati dalla pandemia, per un totale di oltre 120mila euro, mentre 6 le iniziative di sensibilizzazione, di cui 2 anche in questo caso fermate dal Covid, per un totale di oltre 12.000 euro.
Nell’ultimo bilancio provinciale, nell'ambito delle pari opportunità, sono stati stanziati 100.000 euro per i progetti/iniziative di sensibilizzazione sulla tematica, mentre le risorse messe a disposizione per le attività promosse dal Consigliere di parità sono pari ad un importo di 20.000 euro.
Interviste
Nel corso della conferenza stampa è stato dato spazio alla testimonianza di una donna vittime di violenza che è riuscita ad interrompere la relazione con il suo partner violento anche grazie al supporto del servizio Casa Rifugio e quindi a Nadia Perathoner, dirigente psicologo psicoterapeuta - Comitato tutela donne vittime di violenza dell'Apss, che ha approfondito le dinamiche che si strutturano nelle relazioni violente e spiegato come supportare le donne e bambini che subiscono violenza.
Un secondo contributo con le interviste di alcune donne protagoniste in questa pandemia, ovvero Debora Furlani, direttore Dipartimento Infrastrutture Apss che si è occupata di riorganizzare gli ospedali trentini per il Covid, Silva Franchini, dirigente del Servizio promozione ed educazione alla salute di Apss che si occupa di rendere le scuole sicure dal Covid, Marilisa De Luca del Servizio Politiche sociali che ha portato l'esperienza del progetto "Resta a casa passo io", Serena Serafini coordinatrice infermieristica Cure domiciliari Trento che ha parlato del grande lavoro svolto dalla rete infermieristica trentina e infine Luana Volpi operatrice Oss e autrice del diario "Nella solitudine non siamo soli".
Infine nella terza parte sono state presentate le testimonianze di due donne impegnate in lavori particolari, Laura Pretto che è dirigente dell'Ufficio per lo sviluppo del Corridoio del Brennero e TEN, e Silvia Marchesi dirigente dell'Ufficio Centrale Unica di Emergenza, nonché la toccante intervista a Emma Della Libera, giovane studentessa del Dipartimento CIBio, che soffre di Atassia di Friederich, una malattia neurologica degenerativa per cui ad oggi non esistono cure.