Ma a quel punto i giochi erano fatti: non restava altro da fare che pedalare il più forte possibile».
ESORDIENTI 2° ANNO – Tanti i pretendenti al successo tra gli esordienti classe 2008, anche di diversi Comitati: tra i 122 al via i plurivincitori lombardi Cristian Mazzoleni e Marco Zoco (campione regionale) al campione uscente, il trentino Brandon Fedrizzi; senza dimenticare chi guida le classifiche nazionali, il piemontese Gregorio Acquaviva, con il conterraneo Nicola Cerame.
E, dopo una prima tornata ad alta velocità, il primo a tastare il polso agli avversari è proprio Gregorio Acquaviva, che allungato sul primo dei tre passaggi sullo strappo di via Erbanno. Il gruppo si allunga, ma torna compatto nelle successive fasi in pianura. Fa ancora più male il forcing dello scalatore Fedrizzi sul secondo passaggio in salita, con il plotone che si sfalda in più tronconi. Restano in sette davanti, ma ancora una volta davanti non si trova l’accordo e il gruppo torna compatto. Ed è in questo momento che Nicola Padovan e Thomas Martinelli colgono l’attimo. Ottima la loro azione, con gli inseguitori che non sembrano essere in grado di reagire. Intuendo il pericolo, Leonardo Zanandrea si lancia all’inseguimento della coppia, riuscendo con uno sforzo enorme a rientrare qualche chilometro più tardi.
Con due veneti come compagni di fuga, sembra che il destino di Martinelli sia segnato. E invece il ragazzo di Tavernola continua imperterrito a scattare, fiaccando prima Padovan e poi Zanandrea, costretti alla resa sull’ultimo strappo prima dell’arrivo. E la notizia del portacolori del Gs Ronco da solo al comando fa esplodere il boato sul rettilineo d’arrivo, su cui Martinelli piomba da solo cogliendo la sua prima, incredibile vittoria nel biennio tra gli Esordienti.
«Oggi è stata la gara che volevo, la migliore che abbia mai fatto; alla fine la stanchezza era tanta e avevo il polpaccio che mi faceva male, ma non ho mollato nulla, rischiando anche in discesa», afferma il vincitore Thomas Martinelli. «Era da qualche settimana che pedalo molto bene, tanto che domenica scorsa ho chiuso al quarto posto superando tanti atleti forti, quindi nel finale ho pensato solo a menare, senza pensare troppo alla tattica. Devo ringraziare il Gs Ronco e Ivan Sandrini, che mi hanno permesso di arrivare qui in forma e con la giusta mentalità, anche se la dedica è tutta per mio nonno, una persona che è sempre stata al mio fianco e oggi mi segue da un altro luogo, ma mi è sempre vicino».
ALLIEVI – Il tracciato che aveva esaltato nel 2015 Andrea Bagioli attende 148 allievi; tra questi alcuni atleti già a segno questa stagione: il comasco Nicolas Travella, il piemontese Tommaso Bosio, il Veneto con Cettolin, il friulano Bessega, Viezzi e Montagner, ma anche il ligure Basso, con i trentini Stenico, Magagnotti e Andreaus tra gli indiziati per il successo.
Ad accendere la corsa, però, è il laziale Ivan Toselli, che vuole riportarsi a casa la maglia tricolore già conquistata a sorpresa a Chianciano Terme nel 2021.
Spettacolare l’attacco del portacolori de Il Pirata Official Team, che fino a dieci chilometri conduce in solitaria la gara.
Ma, conoscendo la forza di Toselli, il gruppo non sta a guardare e si lancia all’inseguimento. Il Friuli, con Bessega e Montagner, il Veneto, con Gerotto e Cettolin, e il Comitato provinciale di Trento, con Magagnotti, Andreaus e Stenico, cercano di riportarsi sul fuggitivo. In tre riescono nell’intento: Filippo Cettolin e Andrea Bessega, ai piedi dell’ultima salita, ed Elia Andreaus, che riesce nell’aggancio in vista dell’ultimo chilometro.
Saranno loro quattro a giocarsi il successo, con il trevigiano Cettolin che vince il suo primo titolo italiano su strada anticipando Andrea Bessega e uno sfinito Andreaus. Quarto e onore delle armi per il generoso Toselli.
«È stata una bellissima gara, in cui come Comitato Veneto ci siamo mossi come un vero team: volontà, voglia di sacrificarsi, spirito di squadra. Così siamo riusciti a vincere quattro titoli su sei prove e così io sono riuscito a impormi in questa gara. Merito dei tecnici, e merito ai miei compagni del Veneto, che mi hanno permesso di evadere dal gruppo e riportarmi su Ivan Toselli, che ha messo in difficoltà il gruppo».