Gli fa eco un minuto dopo il compagno di squadra Nervo con un diagonale bloccato da Scali che si ripete al quarto d’ora sul tiro dal limite di Dalfovo.
Al 20’ il tributo dei compagni di squadra, dello staff tecnico, dei dirigenti e dell’intero stadio alla carriera di Claudio Ferrarese: il capitano aquilotto passa la fascia a Casagrande, trova suo figlio a bordo campo a stringerlo forte e chiude la propria carriera sostituito da Gattamelata.
La partita prosegue con il Lavis ancora all’arrembaggio: al 22' Dalfovo serve un pallone in profondità per Formolo che al momento del tiro trova l’intervento in scivolata di Appiah a mettere in angolo.
Il vantaggio ospite è nell’aria e la buona lena dei rossoblù viene premiata al 28’ con la punizione dalla sinistra di Nervo per la testa di Dalfovo: il numero 9 del Lavis, libero di colpire, devia la palla verso l’angolo più lontano e mette in rete approfittando del rimbalzo della palla sul palo interno.
Le indicazioni di Manfioletti nell’intervallo danno il via libera alla rimonta del Trento che vuole onorare fino in fondo la fantastica cavalcata stagionale, vuole farlo dinanzi ai propri tifosi e col chiaro obiettivo di proseguire la striscia vincente che porti al record di punti in campionato.
E così, forte anche dell’ingresso di Bentivoglio all’8’, inizia ad affacciarsi con continuità dalle parti di Catana a cominciare dalla punizione battuta da Lucena al 9’ respinta dalla difesa con Gherardi che da buona posizione scaglia la palla oltre la traversa.
Al 15’ è ancora Gherardi a girare verso il secondo palo il bel cross dalla destra di Casagrande: palla che non centra lo specchio nonostante il tentativo in scivolata di Bentivoglio ben appostato.
Il Lavis allenta un po’ la presa al 21’ col bel piazzato a giro di Nervo dai 20 metri sul quale Scali è reattivo nella parata sul palo coperto dalla barriera.
È un fuoco di paglia perché al 25’, sugli sviluppi di un corner battuto dalla destra, Di Fusco lascia partire un sinistro velenoso dal limite sul quale si avventa il guizzante Bentivoglio con la deviazione vincente da sottomisura.
Il forcing gialloblu non si ferma, il Lavis comincia ad avvertire la fatica di una gara giocata al massimo delle proprie possibilità e, minuto dopo minuto, abbassa progressivamente la propria linea difensiva fino alla definitiva capitolazione che arriva, ineluttabile, al 42’. Gattamelata batte un corner dalla destra e Gherardi sfoggia il pezzo forte della casa con un colpo di testa sul secondo palo che si infila nell’angolo opposto, lasciando Catana immobile.
La reazione degli ospiti è tutta nel pallonetto tentato all’ultimo minuto di recupero da Dalfovo sugli sviluppi di un calcio d’angolo: il colpo di tacco dell’attaccante rossoblù finisce sopra la traversa prima che l’arbitro indichi la via degli spogliatoi per il via libera alla festa organizzata dalla dirigenza aquilotta.
Prima la consegna del trofeo da parte del Presidente del Comitato Provinciale Autonomo della FIGC di Trento, Ettore Pelizzari, per la vittoria del campionato, poi lo spettacolo “Un rapace per amico, un pomeriggio per scoprirlo” organizzato dall’associazione Antica Marca Alata ed infine la merenda trentina con panini e bibite per tutti gli spettatori che si sono riversati in campo per condividere l’esultanza con la grande famiglia gialloblu tra selfie, brindisi e cori.
Il tabellino
TRENTO-LAVIS 2-1
Trento (4-3-3): Scali; Acka (8’st Bentivoglio), Casagrande, Appiah, Di Fusco; Menegot; Lucena, Boldini; Ortolani (67’ Cavagna), Gherardi, Ferrarese (20’ Gattamelata). All. Manfioletti
Lavis (4-3-3): Catana; Dauriz, Gretter, Coppi, Borghesi; Formolo, Piffer (85’ Dandrea), Dsiri; Biasioni (67’ Dauti), Dalfovo, Nervo. All. Ceraso
Reti: 28’pt Dalfovo (L), 70’ Bentivoglio (T), 87’ Gherardi (T)
Arbitro: Francesco Fabello di Trento (assistenti Giovannini e Parisi di Rovereto)
Ammoniti: Gretter (L), Catana (L), Boldini (T), Cavagna (T), Gherardi (T)