VALFURVA (Sondrio) - Il
bivacco Meneghello torna a vivere tra le cime del
Parco nazionale dello Stelvio.
Un nuovo rifugio ad alta quota per alpinisti e ricercatori, con il supporto di Levissima. La storica struttura, oggi completamente restaurata, sorge sul Colle degli Orsi nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio. Un luogo simbolico dove si incontrano alpinismo e ricerca scientifica, in collaborazione con il Cai e il Parco stesso.
Levissima rinnova il suo
legame con la montagna contribuendo al riposizionamento del Bivacco Francesco Meneghello, una struttura d’alta quota situata nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, sul
Colle degli Orsi, tra la
Punta Cadini (3.524 metri) e il
Monte San Matteo (3.678 metri).
IL PROGETTO

Realizzato in collaborazione con il
Parco — che ha fornito un contributo determinante — e con le
sezioni Cai (Club Alpino Italiano) di
Vicenza e
Valfurva, restituisce vita a un luogo simbolico per l’alpinismo e la ricerca scientifica. Il bivacco, costruito in acciaio inox coibentato e con una capacità di nove posti letto, è accessibile a tutti ma nasce come punto di appoggio per alpinisti e ricercatori che operano in alta quota, in grado di fruire in modo consapevole di questi ambienti, caratterizzati da condizioni di difficile accessibilità. Un rifugio sicuro e funzionale che si affaccia su uno dei luoghi più significativi per lo studio dei ghiacciai e per l’osservazione ambientale, all’interno del percorso alpinistisco delle Tredici Cime.
LA LOCATION
A oltre 3.300 metri di quota, il
nuovo Bivacco Meneghello sostituisce la precedente struttura, crollata nel 2023 a causa del cedimento dello sperone roccioso su cui poggiava da oltre settant’anni. Intitolato a
Francesco Meneghello, Ufficiale alpino caduto durante la Seconda Guerra Mondiale, il bivacco originario fu costruito nel
1952 dal Cai di Vicenza. Oggi, grazie al lavoro degli operai del Parco Nazionale dello Stelvio e al coordinamento della guida alpina
Marco Confortola, è stato possibile recuperare e adattare un bivacco preesistente, già utilizzato da Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) Lombardia nel comune di
Livigno come stazione di
monitoraggio scientifico.
La struttura è stata ripristinata e poi trasportata ed installata sul
Colle degli Orsi, dove ora rappresenta un presidio sicuro, stabile, resistente e adatto ad attività di ricerca, osservazione in quota e attività alpinistiche.