Bilancio, Coldiretti in audizione in Commissione
Inizio:
05/11/2025 dalle ore 14:00
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Fine:
05/11/2025 alle ore 15:00
IT
Le Commissioni congiunte Bilancio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati hanno audito oggi Coldiretti nell’ambito dell’esame della Legge di Bilancio 2026 e del Bilancio pluriennale 2026–2028.
Coldiretti, rappresentata da Gianfranco Calabria, Vice Capo Area Legislativa, e Gennaro Vecchione, Responsabile del Servizio Tributario, ha espresso apprezzamento per la coerenza del disegno di legge di bilancio rispetto al Documento programmatico di finanza pubblica 2025, sottolineando come la politica economica realistica e prudente del Governo abbia consentito una significativa riduzione del rapporto deficit/PIL e, in prospettiva, una diminuzione del debito pubblico a partire dal 2027.
Particolare rilievo – evidenzia Coldiretti – assume la necessità di prorogare per il 2026 il credito d’imposta ZES unica, destinato alle imprese agricole attive nella produzione primaria, nella pesca e nell’acquacoltura. Si tratta di uno strumento strategico per sostenere la crescita e la competitività dei territori del Mezzogiorno, rafforzando il ruolo dell’agricoltura come motore di sviluppo economico, occupazionale e ambientale.
Sempre nell’ottica di promuovere l’innovazione, Coldiretti ha sollecitato un rafforzamento delle risorse destinate al credito d’imposta 4.0 per l’anno 2026, oggi ritenute insufficienti a sostenere un numero adeguato di investimenti, chiedendo al tempo stesso di estendere la misura anche alle attività agricole connesse, attualmente escluse.
Coldiretti ha inoltre espresso forte preoccupazione per la norma che, a partire dal 1° luglio 2026, introdurrebbe il divieto di compensare i crediti d’imposta non derivanti da dichiarazioni fiscali con i debiti previdenziali e contributivi. Una misura di questo tipo – sottolinea l’organizzazione – determinerebbe una duplice criticità: da un lato rallenterebbe il processo di modernizzazione del settore, aumentando i costi per l’acquisto di nuovi macchinari, dall’altro creerebbe tensioni finanziarie per le imprese che avevano programmato investimenti basandosi sulle risorse derivanti dalle compensazioni.
Il mantenimento del percorso di salvaguardia della spesa netta aggregata ha permesso la ricomposizione del prelievo IRPEF e il rafforzamento del fondo sanitario nazionale. Tuttavia, Coldiretti ha sottolineato l’esigenza che, nella fase di approvazione della manovra, vengano introdotte misure aggiuntive per accrescere la competitività e la modernizzazione delle imprese agricole, a complemento delle disposizioni già previste per il settore primario, come la proroga per il 2026 dell’esonero IRPEF sui redditi dominicali e agrari e l’estensione della “Carta dedicata a te”, che produce effetti positivi anche sulle imprese agroalimentari.
L’organizzazione ha inoltre indicato alcune priorità per accompagnare la crescita del comparto: la stabilizzazione delle norme sul lavoro occasionale in agricoltura, il ripristino dell’esonero previdenziale per i giovani under 40 neo-insediati, e una revisione del contratto di rete per migliorarne la piena operatività. Tra le altre proposte figurano il rafforzamento degli strumenti di internazionalizzazione, il ripristino delle detrazioni IRPEF per la sistemazione del verde e alcuni chiarimenti normativi in materia di TARI e di classificazione delle imprese agricole come energivore.
Nel complesso, Coldiretti valuta la manovra in un quadro organico con il disegno di legge “ColtivItalia”, fortemente voluto dal Ministro Francesco Lollobrigida, auspicandone una rapida approvazione per la rilevanza delle misure e delle risorse che mette in campo a sostegno del settore agricolo nazionale.
Ultimo aggiornamento:
04/11/2025 13:05:13