Montisola (Brescia) - "Per non dimenticare", è il messaggio della cerimonia che si è svolta in mattinata in località "Gustinel" del Porto di Siviano, dove sono stati ricordati i morti del mitragliamento del battello "Iseo", avvenutto il 5 novembre 1944. Ottant'anni fa venne l'Iseo, è mitragliato da aerei alleati al largo di Montisola con 42 morti, 33 feriti e un disperso.
76 persone riuscirono a salvarsi.
Quella domenica - 5 novembre 1944 - è ricordata dagli abitanti del Sebino, sia della sponda bresciana che quella bergamasca, per il drammatico mitragliamento da parte degli aerei alleati al largo di Montisola.
La cronaca: alle 10:15, nove sagome nere oscurarono il cielo, tre velivoli si staccarono dalla formazione e, dopo un giro di ricognizione, puntarono in picchiata sul battello. A una prima raffica andata a vuoto, ne seguì un'altra, che centrò in pieno il bersaglio. Il pilota dell'"Iseo" riuscì a condurre il battello in un'insenatura, a due passi dalla villa del medico Adolfo Ferrata, lanciò l'allarme e fu lui, insieme al figlio, a prestare i primi soccorsi e far trasportare dai pescatori i feriti più gravi all'ospedale di Iseo.
Oggi - "Per non dimenticare" - si è svolta al cerimonia alla presenza di Gianluigi Turla, assessore politiche giovanili di Monte Isola, Riccardo Mazza, consigliere comunale di Tavernola Bergamasca, degli alunni, associazioni, gruppi e cittadini che hanno voluto ricordare quel drammatico evento.