Malè - Investire sulle infrastrutture per le due ruote si sta rivelando un ottimo asset di sviluppo per i territori turistici e in particolare per quelli montani. I dati confermano, infatti, che il numero dei biker e dei cicloturisti in giro per l’Italia e l’Europa è in crescita costante: +41% in appena cinque anni, secondo le cifre dell’Istituto Nazionale di Ricerche Turistiche, per un valore economico che sfiora gli 8 miliardi di euro ogni anno.
Ma studiare infrastrutture adeguate - attraverso piste ciclabili, ciclovie, bike park, sentieri per mountain bike, downhill, una rete di negozi-officine e servizi di mobilità collettiva - non basta. Per garantire una vacanza piacevole ai bikers serve un’altra cosa. Senza dubbio meno costosa ma altrettanto cruciale: un’adeguata consapevolezza su quali siano le norme da rispettare per ridurre il rischio di incidenti, sempre dietro l’angolo soprattutto nei momenti di alta stagione.
Per questo, la Val di Sole ha pensato di ideare un decalogo da destinare ai cicloturisti, sia che utilizzino la pista ciclabile, sia che preferiscano le strade “normali” o gli oltre 300 km di percorsi in mountain bike della valle. Poche, semplici regole che però troppo spesso sono sottovalutate. Dall’abbigliamento più adatto, al modo di pedalare, quando si è da soli, in gruppo o con bambini, all’atteggiamento da usare sul sellino.
«La nostra valle registra un livello di popolarità sempre maggiore tra i ciclo-turisti, anno dopo anno» spiega Fabio Sacco, direttore dell'Azienda per il Turismo della Val di Sole. La pista ciclabile lungo sul fiume Noce (una “perla” lunga 35 chilometri, che unisce Cogolo di Peio a Mostizzolo) è infatti stata percorsa da circa 70mila turisti solo nel 2019l. Ciò impone una riflessione sulla sicurezza di chi usa le due ruote.
VIDEO (con Fabio Sacco – direttore APT Val di Sole, Luca Marcolla – Guida mountain bike, Val di Sole Bike Rent & Tour, Francesco Ravelli – Guida mountain bike, Centro Bike Promescaiöl)
«Purtroppo, analogamente a quanto accade d’inverno per chi solca le piste da sci, non tutti i ciclisti hanno una sufficiente preparazione fisica e soprattutto un’adeguata presa di coscienza sull’importanza di seguire alcune regole per evitare incidenti» ammette Sacco. «Soprattutto per chi non va in bici assiduamente, il nostro consiglio è di preferire l’uso di piste ciclabili o percorsi bike autorizzati a livello provinciale, che peraltro è quanto prescrive anche il Codice della Strada.