Aperture che, vista l’impossibilità di accogliere il nuoto libero e le attività organizzate, risultano essere economicamente in perdita.
Ma le società sportive e la Federazione lanciano un forte messaggio, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica: “Non fateci annegare!”.
La situazione di molte società sportive è critica, i gestori, pur avendo messo in atto tutte le azioni richieste dai protocolli a tutela della salute con investimenti anche importanti, sono in grande difficoltà, molti operatori del settore operano in una situazione di totale incertezza.
Ma l’aspetto più delicato riguarda gli atleti, che a distanza di qualche mese subiscono un secondo stop alle attività: per molti questo potrebbe compromettere la prosecuzione dell’attività natatoria se non addirittura dell’attività sportiva.
“In caso di nuovo lockdown dobbiamo mettere in campo, a sostegno di quanto faranno le singole società sportive, azioni di accompagnamento rivolte agli atleti: la preparazione fisica, il supporto mentale, la socialità, saranno i temi principali che dovremo affrontare” sostiene il Presidente Cristian Sala.
“Non possiamo abbandonare i nostri atleti a loro stessi. Non possiamo sottovalutare il fatto che quello che per loro è vita, il fare sport, subisce un secondo momento di stop. Non possiamo non considerare che sport significa stare assieme, significa socialità, significa passione e divertimento, significa soprattutto benessere psicofisico. Studieremo le migliori modalità per stare loro vicini e per accompagnarli in questo momento difficile”.
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