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Lavoro, le esportazioni trentine superano i 5 miliardi di euro

martedì, 14 marzo 2023

Trento – Il 2022 è stato l’anno record delle esportazioni trentine, è stato infatti raggiunto il valore record di 5 miliardi e 150 milioni di euro, con un aumento del 16,3% rispetto al 2021. Anche le importazioni segnano un incremento (+40,1%) e risultano pari a 4,03 miliardi di euro. La bilancia commerciale della provincia di Trento si chiude quindi con un saldo positivo pari a 1,12 miliardi di euro.

La dinamica mostrata nel 2022 dalle esportazioni trentine appare inferiore rispetto a quella rilevata a livello complessivo nazionale, dove l’aumento è stato del 20,0%, e leggermente migliore di quella dell’area del Nord Est, dove le esportazioni sono cresciute del 16,0% rispetto al 2021.

Per quanto riguarda le aree di interscambio, l’Europa si conferma il principale mercato di destinazione delle merci trentine con un valore pari a 3,8 miliardi di euro e un’incidenza pari al 73,5% del totale delle esportazioni (in aumento tendenziale di 17 punti percentuali). I 27 Paesi dell’Ue post-Brexit assorbono il 57,4% dell’export locale complessivo, in aumento rispetto a quanto registrato l’anno precedente. Le esportazioni verso l’America riscontrano un sensibile incremento e si attestano a 854 milioni di euro, pari al 16,6% del totale. Anche il mercato africano registra un incremento tendenziale (+20,2%), mentre si riducono i flussi di merce destinati ai Paesi asiatici (che perdono il 6,4%).

Al primo posto della graduatoria dei principali Paesi per valore di export rimane sempre la Germania, che rappresenta per il territorio provinciale il mercato verso cui si sono dirette merci per 840 milioni di euro, pari al 16,3% delle vendite effettuate sui mercati internazionali. A grande distanza seguono gli Stati Uniti con circa 650 milioni di euro (pari al 12,6% delle esportazioni complessive), la Francia con 502 milioni di euro (9,7%) e il Regno Unito con 438 milioni di euro (pari al 8,5%).

Le esportazioni sono costituite principalmente da prodotti dell’attività manifatturiera (94,8% del valore complessivo). La quota maggiore è da attribuire ai “macchinari ed apparecchi” (19,6%), dai “prodotti alimentari, bevande e tabacco” (16,4%), seguono i “mezzi di trasporto” (12,8%), il “legno, prodotti in legno, carta e stampa” (10,0%), le “sostanze e i prodotti chimici” (8,6%) e i “metalli di base e prodotti in metallo” (8,3%). Complessivamente questi sei settori rappresentano i tre quarti delle esportazioni provinciali.

Per quanto riguarda le importazioni, al primo posto per incidenza si collocano i “mezzi di trasporto” (16,9%), seguono “legno, prodotti in legno, carta e stampa” (13,2%) e “sostanze e prodotti chimici” (11,5%).

“La performance registrata dalle esportazioni trentine nel corso del 2022 – ha commentato Giovanni Bort (nella foto), presidente della Camera di Commercio di Trento testimonia la capacità delle nostre imprese esportatrici di proporsi sui mercati internazionali con sempre maggiore incisività. L’accresciuta rilevanza dell’export non può che essere vista con favore, perché consente alla nostra economia di contrastare la debolezza della domanda interna e fornisce uno significativo stimolo alla capacità di innovazione delle imprese”.



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