Seguono, per frequenza, l’ampliamento della capacità produttiva (24,7%), il miglioramento di qualità rilevanti dei prodotti esistenti (24,5%) e il rinnovamento e miglioramento della flessibilità dei processi produttivi (21,7%).
Le decisioni circa l’entità degli investimenti delle imprese sono state condizionate in primis dall’andamento della domanda (36,2%), ma anche, e in maniera rilevante, dalla disponibilità di condizioni monetarie e finanziarie favorevoli (32,1%), dall’andamento del mercato di riferimento (27,8%) e dal superammortamento/iperammortamento (24,4%).
Altri fattori via via meno incisivi sono rappresentati dagli incentivi e agevolazioni introdotti a livello provinciale (14,0%), dal Piano nazionale Industria 4.0 (8,8%) e dagli incentivi fiscali nazionali (6,7%). Il credito d’imposta per le spese in R&S ha invece influito più marginalmente e, in particolare, per le unità di più piccola dimensione.
Da sottolineare che, a fine 2018, l’occupazione delle imprese esaminate presentava un aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente; tale incremento è determinato dalla crescita occupazionale delle unità di media e grande dimensione, mentre le piccole imprese evidenziano una stabilità di fondo.
Il testo integrale ”Le inchieste congiunturali sugli investimenti 2017-2018”, corredato da numerose tabelle e grafici, è disponibile sul sito istituzionale della Camera di Commercio di Trento.