L'Agenda delle Valli

Rovereto apre il Festivalmeteorologia

Inizio: 21/11/2025 dalle ore 18:40 - Fine: 21/11/2025 alle ore 22:00 - Dove: Rovereto - Tn IT
ROVERETO (Trento) - Meteorologia e sfide future: dalla ricerca all’innovazione. Rovereto torna capitale della meteorologia, con la dodicesima edizione del Festivalmeteorologia inaugurata ufficialmente questo pomeriggio al teatro Rosmini. La manifestazione è promossa da Università degli studi di Trento, Associazione italiana Scienze dell'atmosfera e meteorologia (Aisam), Comune di Rovereto e Fondazione Museo Civico della città della Quercia, con la collaborazione di Provincia autonoma di Trento e Aeronautica militare. Fino a domenica 23 novembre, Rovereto ospiterà decine di appuntamenti: incontri, laboratori, attività per le scuole, esposizioni e momenti divulgativi. L’edizione di quest’anno pone al centro le nuove generazioni. Il Festival si presenta come uno spazio di dialogo aperto, dove scuole, ricercatori, meteorologi, istituzioni, professionisti e cittadini possono confrontarsi su clima, comunicazione scientifica, adattamento e innovazione. All’appuntamento inaugurale è intervenuta in rappresentanza della Provincia l’assessore provinciale all’agricoltura, promozione dei prodotti trentini, ambiente, difesa idrogeologica ed enti locali Giulia Zanotelli: “Il Festivalmeteorologia parla di clima, innovazione e difesa: temi che coincidono con le sfide che siamo chiamati ad affrontare e che affrontiamo con responsabilità” ha detto, portando i saluti del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. L’esponente della Giunta ha ricordato come Piazza Dante sia impegnata nella “definizione di una strategia dedicata agli adattamenti climatici, sviluppata insieme al mondo della ricerca, agli enti locali e ai settori economici e a tutte le istituzioni e associazioni che ruotano attorno al mondo dell'ambiente. Un lavoro che richiede rigore, collaborazione e soprattutto basi solide: dati veri, analisi corrette, competenza”. Nel suo intervento, Zanotelli ha inoltre auspicato che “le nuove generazioni si sentano e si facciano parte attiva della nostra comunità, sia come amministratori, sia come ricercatori, sia come agricoltori o in qualsiasi altro ruolo che contribuisce alla crescita del Trentino, che grazie alla sua Autonomia è terra di sperimentazione”. Guardando al settore primario, l’assessore ha quindi evidenziato come il Trentino disponga di strumenti consolidati per la gestione del rischio: “Da sempre investiamo nella difesa passiva e attiva, nelle polizze assicurative, nei fondi di mutualità e di stabilizzazione del reddito. Il nostro è un territorio montano e fragile, dove il rischio zero non esiste, ma dove prevenzione e mitigazione possono offrire risposte concrete. Il Trentino, orgogliosamente, in questa partita c’è”.

È stato Dino Zardi, ideatore e responsabile scientifico del Festivalmeteorologia, ad aprire ufficialmente la manifestazione nel corso di un dialogo con la responsabile dell’Ufficio stampa dell’Università di Trento, Alessandra Saletti. Il professor Zardi ha sottolineato come dare spazio ai giovani non sia uno slogan, ma un impegno concreto: “In questa edizione abbiamo voluto creare le condizioni perché fossero davvero protagonisti, con i loro progetti ideati nelle scuole, con la partecipazione diretta nell’inserimento dei dati meteorologici e il lancio di una radio sonda. Ma anche e soprattutto nella prima edizione della Students’ Conference di domani, in cui saranno organizzatori e relatori. Sarà un’occasione per mettere in luce il loro punto di vista. I giovani hanno una grande capacità di farsi ascoltare quando riescono a trovare il coraggio per prendersi il loro spazio. Sono forse meno condizionati da abitudine e pregiudizi e hanno un interesse diretto, perché gli esiti di questo cambiamento climatico li riguarderanno da vicino”. Il responsabile scientifico ha poi ricordato che Festivalmeteorologia riflette anche su altre questioni fondamentali della quotidianità su cui impattano le previsioni del tempo e l’analisi dei cambiamenti climatici: dalla protezione civile alla sicurezza, dall’agricoltura al turismo: “Per questo è fondamentale affidarsi a dati precisi e informazioni autorevoli”.
A portare il saluto della città di Rovereto è stata la sindaca Giulia Robol, che ha ribadito l’importanza del Festival per la comunità: “Questo evento è ormai una tradizione che la città vive con grande affetto. La meteorologia offre chiavi di lettura sul mondo e sui grandi temi del nostro tempo, e il fatto che i giovani vi partecipino in modo attivo dà ancora più valore a questa manifestazione. Rovereto accoglie con convinzione questo appuntamento, perché crede nella conoscenza come strumento di comprensione e dialogo”.
Il prorettore dell’Università di Trento, Franco Fraccaroli, ha posto l’accento sul ruolo dei giovani nei processi di trasformazione: “Saranno loro gli agenti del cambiamento. Ma questa sfida riguarda anche tutti noi. Non possiamo ignorare la scienza sul cambiamento climatico. È singolare come, di fronte ai dati di realtà, prevalga spesso una tendenza al conservatorismo e una resistenza al cambiamento. C’è molto lavoro da fare in termini di comunicazione scientifica per incidere su questi atteggiamenti. Il Festival, in questo senso, crea consapevolezza e stimola a generare cambiamenti nella vita quotidiana e politica”.
Anche Sergio Pisani, presidente di Aisam (Associazione italiana Scienze dell'Atmosfera e Meteorologia), nata nel 2016 proprio in occasione del Festivalmeteorologia, ha rimarcato la centralità dei giovani: “Siamo noi oggi a guidare le azioni a contrasto del cambiamento climatico oggi, ma domani toccherà ai giovani. E il Festival li mette al centro già da ora, in un contesto che ogni anno è fatto di relazioni e di occasioni per conoscersi e approfondire insieme le sfide della meteorologia”.
Parole di apprezzamento sono arrivate anche dal presidente della Fondazione Museo Civico di Rovereto, Maurizio Dapor: “La crisi climatica può far paura, ma la risposta dev’essere la conoscenza. La ‘generazione meteo’ ha la forza e la creatività per affrontare le sfide del pianeta. Questo festival porta la scienza fuori dai laboratori e la avvicina alla vita quotidiana: è un invito a fare domande, a mettersi in gioco e a leggere la scienza come una chiave per capire il mondo”.
Infine, il contributo dell’Aeronautica Militare, al fianco del Festival fin dalla sua prima edizione, è stato ricordato dal previsore meteo Daniele Mocio: “I giovani sono protagonisti di questa manifestazione e noi abbiamo il dovere di accompagnarli verso una comunicazione meteorologica corretta, rigorosa e comprensibile. Ogni anno qui ritrovo un confronto vero. Un pensiero va anche a Claudia e Paolo, che hanno saputo parlare ai ragazzi con un linguaggio semplice e autentico, avvicinandoli alla meteorologia”.
Ultimo aggiornamento: 21/11/2025 18:41:54