Mozioni Consiglio Provinciale Trentino
Inizio:
10/10/2025 dalle ore 00:00
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Fine:
10/10/2025 alle ore 01:00
IT
Il Consiglio provinciale ha concluso stamane l’esame dei testi di mozione all’ordine del giorno della corrente sessione di ottobre e ha avviato, con la lettura della relazione e l’illustrazione della proponente, la trattazione del disegno di legge di Vanessa Masè per la prevenzione dai rischi correlati all’esposizione dei minori ai dispositivi digitali e ad altri dispositivi di comunicazione elettronica.
In allegato una nota sui lavori del mattino con il dibattito emerso sui documenti di Degasperi (Onda) che chiedeva un’ispezione al Centro Veronesi (respinto) e sul testo di Girardi (Civica) che chiede l’eventuale implemento di personale insegnante per rispondere alle esigenze dei bambini con bisogni special (accolta).
I lavori si chiudono nel pomeriggio.
Mozione 219 (respinta)
Filippo Degasperi (Onda)
Visita di ispezione al Polo scolastico Veronesi
Il consigliere di Onda con la sua mozione (respinta) intendeva impegnare la Giunta a valutare l’opportunità di compiere una visita al Polo scolastico Veronesi di Rovereto per raccogliere dati e informazione sull’andamento della scuola, sullo stile della direzione e sulla qualità della scuola e sui risultati didattici e sulle iniziative per promuovere il benessere degli studenti.
Francesca Gerosa ha rassicurato il consigliere: l’assessorato non è rimasto inerte su quanto succede nella scuola. Di fronte agli episodi dello scorso anno abbiamo attivato tutte le azione necessarie e ho personalmente incontrato la scuola che si è resa massimamente disponibile in maniera trasparente. Ha letto integralmente la lettera dei lavoratori inviata il 9 giugno scorso (anche ai consiglieri), evidenziando i toni esasperati dagli attacchi sulla stampa al lavoro del Polo Veronesi e la richiesta di rispetto per il loro lavoro e il loro operato e la rivendicazione orgogliosa del lavoro fatto non sempre facile. La sua crociata contro il Veronesi ha concluso Gerosa rivolta al consigliere proponente, non troverà sponda presso il mio assessorato che tratta tutte le scuole allo stesso modo.
Il consigliere Francesco Valduga (Campobase), ex sindaco di Rovereto, si è detto consapevole dei conflitti che si sono creati e hanno a volte richiesto interventi di verifica del Comune al Polo Veronesi. Il tipo di utenza nel corso degli anni si è modificato e ha trasformato il CfP in un luogo di maggiore inclusione, ma di conseguenza anche in un luogo più a rischio rispetto agli eventi citati dal consigliere Degasperi. Sono orgoglioso, ha aggiunto, nel vedere come nel tempo l’offerta formativa oltre che più accogliente abbia saputo modificare il destino di chi sceglieva la formazione professionale quasi in assenza di alternative. Dopo questa premessa, ha confermato il bilancio positivo della propria esperienza con il Veronesi e ha anticipato la contrarietà rispetto alla mozione del collega.
Le osservazioni documentate che ho portato circa la situazione al Veronesi e il malessere degli insegnanti vittime del sistema non sono state smentite, ha replicato Degasperi: quanto agli aspetti mediatici mi sono inserito nella scia politica di chi governa la provincia e questo è l’aspetto più emblematico. L’assessorato ha tenuto nascosti i verbali e dell’ispezione non c’è traccia e il personale l’ha definita una sorta di visita di cortesia. Io non voglio fare alcuna crociata ha detto rivolto a Gerosa, mentre lei continua a difendere il modello che si suoi colleghi consiglieri a livello locale contestano da sempre.
Gerosa non si è sottratta alla replica e ha precisato di non aver voluto rispondere in merito ai fatti riferiti dal consigliere per non voler spettacolarizzare la questione e ha parlato di processi alle intenzioni. Noi le verifiche le abbiamo fatte e non riteniamo ne servano altre: non mi faccio dettare la modalità dei miei incontri da nessuno, ha concluso: noi continueremo a lavorare così.
In dichiarazione di voto Degasperi ha ribadito che i verbali non ci sono, così nessuno può verificare quanto è stato fatto e detto. Ha chiuso citando una delle sentenze del Tribunale che parla della messa in campo di artifici e atti ideologicamente falsi con riferimento al licenziamento di un lavoratore.
La votazione ha dato esito negativo: 1 voto favorevole, 24 no, 6 astenuti.
Mozione 270 (accolta in forma emendata)
Christian Girardi (La Civica)
Personale insegnante per rispondere alle esigenze dei bambini BES
La mozione dell’esponente della Civica, approvata con un emendamento completamente sostitutivo del testo e una modifica condivisa con il consigliere Stanchina, impegna la Giunta a proseguire nelle azioni di supporto già intraprese, anche implementandole ove necessario, mantenendo costante l'attenzione ed il sostegno alle scuole dell'infanzia (provinciali ed equiparate) ad intercettare e quindi soddisfare le esigenze di presenza del personale insegnante supplementare per rispondere alle esigenze dei bambini con bisogni speciali (BES).
L’assessora Francesca Gerosa ha dichiarato di aver colto il valore propositivo di questo documento che affronta un tema che sta a cuore a tutti, a prescindere dal colore politico. Ha sottolineato come questo tema sia anche molto complesso perché ogni necessità è diversa dall’altra ed ha bisogno di risposte mirate. Stiamo lavorando sull’inserimento di figure professionali da inserire nelle scuole, ha detto, sapendo che servono risposte combinate e una formazione su tutti i docenti affinché sappiano affrontare determinati temi visti i numeri sempre crescenti delle difficoltà.
Per Roberto Stanchina (Campobase) è importante la scuola per l’infanzia, ma lo è anche garantire la continuità sopratutto nella scuola primaria per permettere un percorso armonico e scongiurare esperienze drammatiche: in tal senso ha chiesto che il documento possa essere emendato con l’estensione del percorso alle scuole primarie e paritarie. Ai genitori occorre far capire che l’opportunità di un aiuto è una grande cosa per facilitare un futuro di normalità ai bambini con bisogni speciali. L’approccio deve essere culturale e su questo l’inserimento di figure professionali adeguate può essere determinante. I professionisti ci sono, la gente formata che può mettersi a disposizione c’è e in tal senso va creata una filiera, ha aggiunto, perché c’è una precarietà devastante che per i bambini rappresenta un danno enorme.
La scuola per l’infanzia è quella che per prima intercetta i bambini nelle loro fragilità, ha osservato Francesca Parolari (PD). Fragilità che sono di diverso tipo, anche di integrazione e di inserimento. Negli anni questi bisogni sono aumentati e la Provincia ha messo tante risorse. Tuttavia a fronte della complessità che si registra le risorse non bastano, serve uno sguardo diverso, fondato sull’organizzazione delle attività. Non basta inserire nelle classi degli adulti, magari senza una formazione specifica e mirata sul supporto. Parlare di sistema integrato zerosei va anche in questa direzione: prima interveniamo nel sostegno alle fragilità, prima riusciamo a invertire la rotta per quel bambino e per quella famiglia, riducendo anche i costi sociali.
Eleonora Angeli (Lista Fugatti) ha ringraziato il proponente per aver portato la problematica all’attenzione dell’aula. E’ una tematica reale, delicata e complessa, ha detto, una tematica che va affrontata trasversalmente, cercando la collaborazione di tutti. Ha chiesto all’assessora se ci possa essere un impegno per aumentare le ore complessive assegnate ai bambini Bes, visto che sembra siano inferiori ai fabbisogni.
Gerosa ha preso come impegno lo spunto offerto dalla consigliera Angeli puntualizzando che c’è una costante interlocuzione con il servizio per soddisfare le richieste sulla base delle reali necessità.
Girardi ha ringraziato i colleghi per il contributo offerto e l’assessora per l’impegno che si è assunta.
Una possibilità in più per preparare i bambini ad una vita facilitata, ha detto Paola Demagri (Casa Autonomia) che ha assicurato il sostegno al documento. Similmente Mariachiara Franzoia (PD) ha confermato il parere favorevole alla proposta: occorre sostenere certe fragilità rispetto alle quali a volte le famiglie sono in grave difficoltà, oppressi da scelte concorrenziali, impedimenti burocratici e tempistiche incompatibili con la programmazione scolastica e con l’inserimento armonioso nelle sezioni. Roberto Stanchina ha ringraziato per il sostegno all’emendamento e ha ricordato il valore di poter condividere ed esprimere le esperienze. Un grazie anche agli insegnanti e alle scuole che danno il massimo e la raccomandazione di cercare sempre il contatto con le famiglie scongiurando così l’esclusione e l’emarginazione. Daniele Biada (FdL) ha condiviso il tema e apprezzato la sensibilità e la moderazione dell’aula.
La mozione è stata votata all’unanimità, completa della modifica proposta dal consigliere Stanchina.
Dispositivi digitali nelle scuole: il disegno di legge di Vanessa Masè
Dopo la lettura della relazione sui lavori presso la Commissione che lo ha esaminato, la proponente del disegno di legge sulla prevenzione dai rischi di esposizione ai dispositivi digitali Vanessa Masè è intervenuta esprimendo in premessa la soddisfazione per il significativo dibattito emerso tra i consiglieri in Commissione e per i pregnanti stimoli venuti dalle audizioni nel percorso di esame.
Il punto è questo, ha commentato supportata dalla citazione di letture ed editoriali: lo smartphone offre un’inutile e potentissima fonte di distrazione alla quale gli adolescenti non hanno gli strumenti per resistere creando un ambiente ostile all’apprendimento. Partendo da una proposta che toccava la legge provinciale sui giovani e quella sulla scuola, Masè ha chiarito come si sia arrivati, dopo un dibattito supportato e arricchito da tutti, ciascuno con la propria sensibilità, ad una regolamentazione dell’utilizzo degli strumenti digitali rispettando le diverse fattispecie già presenti negli istituti. Ci si è allontananti da una presa di posizione rigida, per arrivare ad una formulazione che prevede un monitoraggio. Quello che è emerso è la necessità di generare consapevolezza, anche in noi stessi come mondo adulto perché noi tutti siamo soggetti educanti. Ha poi annunciato degli ordini del giorno, uno rivolto al mondo adulto e altre due proposte che prevedono di lavorare nel coinvolgimento degli studenti in campagne di sensibilizzazione e l’altro rivolto al mondo dell’infanzia on la richiesta di intervenire sul libretto pediatrico.
Ultimo aggiornamento:
09/10/2025 14:24:18