Immagini dei Lagazuoi Photo Award New Talents al BAW – Bolzano Art Weeks 2025
Inizio:
06/10/2025 dalle ore 21:00
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Fine:
06/10/2025 alle ore 22:00
IT
BAW – Bolzano Art Weeks 2025, la multiforme manifestazione artistica che mette al centro le attività artistiche e culturali del territorio, incentiva la fruizione diffusa, condivisa e allargata dei luoghi votati alla produzione ed esposizione di opere d’arte, quest’anno ospita nella cornice di Castel Hörtenberg i lavori di quattro giovani emergenti – già protagonisti del Lagazuoi Photo Award New Talents 2025.
Uno spin-off della mostra fotografica inaugurata sabato 6 settembre al Lagazuoi Expo Dolomiti - lo spazio espositivo ideato da Stefano Illing situato a 2732 metri all’arrivo della funivia Lagazuoi, tra Cortina e l’Alta Badia - approda dal 3 al 12 ottobre a Bolzano nell’ambito della Bolzano Art Weeks 2025, la caleidoscopica manifestazione che raccoglie 80 appuntamenti in 50 location distribuite nelle 5 zone in cui è stata idealmente divisa la città. Remapping LAND/marks – per una nuova geografia del territorio tra arte e natura - diventa Re-Mapping Lagazuoi all’interno della storica residenza rinascimentale di Castel Hörtenberg nel cuore del centro storico, con la curatela di Nicolò Faccenda.
Tra i 35 candidati provenienti dalle Officine Fotografiche di Roma, dall’Istituto Italiano di Fotografia e dal CFP Bauer – AFOL Metropolitana di Milano, la giuria di esperti ha selezionato quattro giovani fotografe e fotografi emergenti: Giorgia Armas, Filippo D’Eugenio, Patrick Scilabra e Chiara Sugaroni. A luglio, questi talenti hanno partecipato a una residenza d’artista di cinque giorni sul monte Lagazuoi, dove – guidati dal fotografo Guido Samuel Frieri e dal curatore Nicolò Faccenda - hanno sviluppato progetti fotografici personali ispirati alla montagna. Le opere, attualmente esposte al Lagazuoi Expo Dolomiti, trovano ora una nuova tappa espositiva a Bolzano, all’interno di Castel Hörtenberg.
Giorgia Armas, 21enne di Arbus (Sud Sardegna) con il progetto “Non sono mai stata tanto attaccata alla vita” opera una rilettura del Lagazuoi attraverso le sue tracce storiche. Tunnel, trincee e resti della Grande Guerra, diventano materia viva di una narrazione visiva capace di intrecciare memoria e presente. Partendo dalla bellezza vertiginosa del paesaggio dolomitico, Giorgia ripercorre la storia della montagna, mettendo in luce la sua natura duplice. Se “il Lagazuoi è una montagna divisa, teatro di guerra e scenario di pura bellezza, luogo di memoria e meta turistica”, il progetto ha in primo luogo lo scopo di “narrare questa dualità, invitando a osservare la montagna da più punti di vista”. Il segmento più personale del progetto vede scatti sdoppiati e invertiti che danno luogo a visioni lievi e poetiche che calano la narrazione dell’oggi con un messaggio di speranza per l’avvenire.
Filippo D’Eugenio, 31enne di Forte dei Marmi (Lucca) con il progetto “Di tempi e materie” propone una serie di visioni isolate, micro-componenti paesaggistici dalla cui somma pare profilarsi il Lagazuoi. Come spiega il Filippo “roccia, legno, polvere, acqua sono frammenti dell’identità del luogo e insieme costituiscono un ritratto intimo e mutevole”. La sua narrazione restituisce la sensazione di un incontro delle diverse materie che compongono la montagna, con il ciclo delle acque, con i ritmi stagionali o i tempi lunghi delle modificazioni degli elementi del contesto dolomitico.
Patrick Scilabra, 34enne di Parma, con il progetto “E se cambi, resterò con te”, osserva l’attività costante della funivia del Lagazuoi, punto di raccordo tra stagioni che scorrono senza interruzione. Componenti meccaniche, funivia, cannoni spara-neve e insegne figurano sullo sfondo di un panorama mozzafiato, come personaggi silenziosi, potenziali protagonisti di storie in attesa di essere raccontate. Il suo linguaggio ha saputo raccontare trasformazioni e memorie aprendo una prospettiva sulle possibilità di un equilibrio tra esseri umani e ambiente.
Chiara Sugaroni, 23enne di Roma, con il progetto “Pulsazioni” ha ripercorso le vie di accesso al Lagazuoi, dai sentieri che si snodano sul territorio, alla funivia, intesi quali arterie che pulsano e si ricongiungono come un “cuore pulsante, millenario, crocevia di culture e inesauribile fonte di memorie”. Attenta al soggetto umano e alle micro-storie che ha avuto la possibilità di osservare, si è immersa con rispetto tra le persone che vivono e animano questi luoghi, con una narrazione dedicata a chi è impegnato nel lavoro quotidiano che consente il funzionamento della funivia.
Ultimo aggiornamento:
03/10/2025 07:54:08